Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

#PALERMOCHIAMAITALIA, 23 MAGGIO 2018, LA NAVE DELLA LEGALITÀ. LE INIZIATIVE A PALERMO

#PalermoChiamaItalia, 23 Maggio 2018, La Nave della Legalità. Le iniziative di PalermoChiamaItalia cominceranno il 22 maggio, alle 17.00, al porto di Civitavecchia, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le autorità presenti saluteranno gli oltre 1.000 ragazze e ragazzi che, accompagnati dai loro insegnanti e dirigenti scolastici, saliranno a bordo della Nave della Legalità.

22/05/2018 - A salpare in direzione di Palermo saranno le studentesse e gli studenti degli istituti di
primo e secondo grado di tutta Italia, selezionati nell’ambito del concorso nazionale
“Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”. Il concorso è stato
indetto dal MIUR e dalla Fondazione Falcone, in collaborazione con la Polizia di Stato,
per riflettere sul sacrificio di uomini e donne che, nel tutelare servitori dello Stato
come i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, si sono battuti per affermare i
valori della giustizia e della libertà nel nostro Paese.

Durante la navigazione sono in programma attività didattiche e dibattiti dedicati
all’educazione alla cittadinanza attiva e alla lotta alle mafie. Un’occasione di incontro
per studentesse, studenti e docenti con importanti figure delle istituzioni e delle
associazioni che si occupano di legalità. A bordo della Nave anche cinquanta
studentesse e studenti dell’Università degli studi di Milano accompagnati dal
professore Nando Dalla Chiesa. La partenza sarà preceduta dal “varo” simbolico
dell’imbarcazione della GNV (Grandi Navi Veloci), con l’apposizione di una
gigantografia che ritrae Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo,
Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi,
Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina, e l’intonazione dell’Inno d’Italia.
L’attracco della Nave della Legalità è previsto a Palermo, il 23 maggio, attorno alle ore
8.00. Ad attenderla, al porto, ci saranno le delegazioni delle scuole della città e di tutta
la Sicilia. Dopo la cerimonia di benvenuto e i saluti introduttivi delle autorità, le
studentesse e gli studenti si divideranno: una parte di loro si dirigerà verso l’Aula
Bunker del Carcere dell’Ucciardone di Palermo per assistere alla cerimonia
istituzionale, mentre il resto si sposterà a piazza Magione per partecipare alle attività
organizzate per l’occasione.

Le attività a Palermo
Il Villaggio della Legalità
Laboratori didattici, proiezioni, dimostrazioni pratiche, esposizioni e spazi informativi.
Sarà questo e molto altro il Villaggio della Legalità allestito, come da tradizione,
all’esterno dell’Aula Bunker del Carcere dell’Ucciardone di Palermo, che sarà aperto
alle scuole dalle 8.00 del mattino. I laboratori saranno organizzati dalle Forze Armate,
dalle Forze dell’Ordine, dai boy scout e coinvolgeranno le studentesse e gli studenti
in attività dimostrative del servizio che svolgono per la comunità. E questo attraverso
l’esposizione di pannelli informativi, strumentazioni, materiale storico, con dibattiti e
proiezioni. Forte l’impegno di numerose scuole di Palermo che esporranno i loro
elaborati e svolgeranno attività di laboratorio sulla legalità, sulla lotta alle mafie e sul
tema di questa edizione di #PalermoChiamaItalia: il ruolo degli uomini e delle donne
delle scorte. Saranno affrontati anche numerosi altri temi come la sicurezza stradale,
la salute, le strategie per ridurre i rischi di disastri ambientali e gli effetti dei
cambiamenti climatici.

Piazza Magione
La storica piazza nel centro di Palermo, piazza Magione, nel quartiere Kalsa, dove sono
cresciuti sia Paolo Borsellino che Giovanni Falcone, ospiterà anche quest’anno – dalle
9 alle 15 – le commemorazioni con oltre 7.000 studentesse e studenti, con le
associazioni impegnate nel campo della legalità e del sociale e le Forze dell’Ordine che
svolgeranno attività educative e laboratoriali. Sul palco si alterneranno performance
musicali di giovani artisti e di studentesse e studenti, oltre a personalità delle
istituzioni e del mondo dello spettacolo. Animerà la giornata Sasà Salvaggio.
Le Forze dell’Ordine e le Associazioni presenti promuoveranno laboratori e attività
per tutte le studentesse e tutti gli studenti di ogni ordine e grado presenti:
dimostrazioni sportive insieme ai rappresentanti dell’Esercito, il riciclo e il riutilizzo
degli scarti di ComeUnaMarea Onlus, i Cruciverba della Legalità organizzati dalle
studentesse e dagli studenti dell’Università di Milano, la Bibliolapa, la biblioteca di
strada messa a disposizione dal Centro Studi Paolo Borsellino, le attività di street art
e disegno insieme ai boy scout e tanto altro.
Polizia di Stato
Quest’anno la piazza ospiterà le delegazioni dei Campionati studenteschi - Finale
nazionale d’atletica leggera che si terranno quest’anno proprio a Palermo, fino a
sabato 26 maggio. Al termine della manifestazione i partecipanti si trasferiranno in
via D’Amelio per unirsi al corteo che li condurrà presso l’Albero Falcone, in via
Notarbartolo.

Il Giardino di Capaci
Una nuova tappa è stata aggiunta quest’anno alle commemorazioni delle stragi di
Capaci e di via D’Amelio: il Giardino della Memoria di Capaci, inaugurato lo scorso
anno nel punto esatto in cui la mafia piazzò l’esplosivo che uccise Giovanni Falcone,
Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Grazie
alle attività promosse dall’Associazione “Quarto Savona Quindici” (nome in codice
dell’auto di scorta del giudice Falcone), per l’intera giornata del 23 maggio, dalle 10
alle 18, circa 600 studentesse e studenti parteciperanno ai diversi laboratori
organizzati dalle Forze Armate, dalle Forze dell’Ordine, dai boy scout e dai volontari
della Croce Rossa.

Giovanni Montinaro, secondogenito di Antonio, il caposcorta di
Falcone, sarà presente tra le ragazze e i ragazzi in questo “viaggio” della memoria che
vedrà, tra i momenti più toccanti della giornata, la piantumazione nel giardino di
Capaci di circa 300 piantine, simbolo di rinascita e ribellione alle mafie. Nel Giardino
della Memoria sarà anche esposta la teca con i resti di “Quarto Savona Quindici”, la
Fiat Croma della scorta di Falcone, la prima a essere investita dall’esplosione di 26
anni fa. Le ragazze e i ragazzi dell’associazione Addio Pizzo Travel accompagneranno
le studentesse e gli studenti nel luogo esatto in cui Giovanni Brusca azionò il
telecomando che fece esplodere il tritolo piazzato in un canale di scolo sotto
l’autostrada: è una casina bianca sulla quale oggi campeggia la scritta “No mafia”. È
qui che, alle 17.58, ora della strage, sarà eseguito il Silenzio.

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