Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

RSU POLICLINICO E ORDINE DEGLI INFERMIERI, FSI-USAE: "DUE POLTRONE PER UN ELETTO"

Scoppia il caso dell'incompatibilità, Calogero Coniglio rieletto nella lista Fsi-Usae denuncia la violazione dell’accordo Quadro del 07/07/98 sui doppi incarichi.

Catania, 14 maggio 2018 - Traballa già un posto nella neo eletta Rsu Rappresentanza Unitaria Sindacale del “Policlinico Vittorio Emanuele”. "L'eletto Giuseppe D’Angelo occupa due poltrone contemporaneamente quando non si potrebbe". È il caso denunciato da Calogero Coniglio, rieletto nella lista Fsi-Usae, scoppiato venerdì 10 maggio durante l’insediamento dell’assemblea Rsu.
Il ruolo di componente Rsu, infatti, non è compatibile con incarichi di organismi istituzionali. "La legge non consente questo doppio incarico e quindi D'Angelo dovrà scegliere quale dei due incarichi mantenere", precisa Coniglio.

L’accordo quadro “Costituzione Rsu comparti” del 07/07/1998, all’articolo 9, recita, testualmente, che: ”La carica di componente della Rsu è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi istituzionali o carica esecutiva in partiti e/o movimenti politici. Per altre incompatibilità valgono quelle previste dagli statuti delle rispettive organizzazioni sindacali. Il verificarsi in qualsiasi momento di situazioni di incompatibilità determina la decadenza della carica di componente della Rsu”.

Su un piano squisitamente amministrativo, una eventuale anomalia (sussistenza di incompatibilità) rischierebbe di paralizzare le attività dell’Ente dal momento in cui, qualunque deliberazione assunta con il voto anche di un solo membro recante carica incompatibile, sarebbe potenzialmente protesa a viziare la prodromica procedura decisionale, con la conseguenza di deliberare atti di natura illegittima, inefficaci, nulli che danneggerebbero i lavoratori dell’azienda stessa.

"Inoltre, deve essere chiaro che i componenti degli Ordini percepiscono indennità o compensi oltre che dei rimborsi. In sede di Assemblea Rsu, ho, pertanto, oculatamente, e tempestivamente, richiesto, agli eletti Rsu, di esprimere una chiara decisione optando, in un caso, per la rassegna delle dimissioni dalla carica di Consigliere dell’Ordine del Sig. D’Angelo - mantenendo, in tal guisa, la carica di rappresentante Rsu - nell’opposto caso, per il mantenimento della attuale carica di Consigliere dell’Ordine e rinuncia alla carica di Rsu, ed ho allegato il documento a verbale. Non è solo D’Angelo a essere un componente Rsu che ricopre anche la carica di componente dell’Ordine degli Infermieri in Italia", dichiara Coniglio.

"I nostri uffici legali hanno preparato un quesito che abbiamo inviato e sottoposto al Presidente dell'Anac Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, al Ministero della Salute Beatrice Lorenzin, al Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, al Presidente all’Aran Sergio Gasparrini, al Presidente dell’Ordine Nazionale degli Infermieri Barbara Mangiacavalli e al Presidente dell’Ordine provinciale degli Infermieri Carmelo Spica. Ciò allo scopo, da un lato, di scongiurare che dette anomalie possano inficiare la legittima iniziale operatività dell’Ente e, pertanto, dall’altro, di attivare adeguati e previsti meccanismi atti a rimuoverle repentinamente. Auspichiamo che il Presidente dell’Ordine nazionale delle professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli e l’assemblea della Rsu del “Policlinico Vittorio Emanuele” composta da 30 componenti, si esprimano celermente sulla questione".



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