Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

FALZEA: ELIMINARE IL TRAM? NO, ADEGUIAMOLO ALLE ESIGENZE DI UNA CITTÀ BELLA ED EFFICIENTE

 L'architetto Pino Falzea, assessore degnato alle Infrastrutture ed al Risanamento dal candidato Sindaco Dino Bramanti, illustra il progetto relativo alla nuova linea tranviaria:

Messina, 7 giugno 2018 – "Abbiamo contatti con gruppi internazionali formati da un gestore e da un fondo infrastrutturale che potrebbero manifestare interesse per la città con l’intenzione di presentare un progetto di ammodernamento della linea tranviaria adeguandola ai nuovi standard ministeriali ed europei sopravvenuti negli ultimi anni, prevedendone la gestione così come avviene nelle maggiori città europee ed inizia a proporsi nelle nostre città italiane. L’intenzione programmatica della Nostra Amministrazione, che quindi si proietta a confrontarsi con le città metropolitane moderne e integrate con il territorio, è la seguente:

1 - Ammodernamento della linea esistente con l’eliminazione di qualsiasi barriera, ringhiere e cordoli si che la linea sia integrata con la mobilità urbana e promuova una rigenerazione urbana del centro città e dei quartieri attraversati;

2 - Creazione di parcheggi di interscambio che permettano ai cittadini di fruire di un mezzo pubblico moderno ed efficiente con tempi e modalità certi;
3 - Spostamento della linea da Vittorio Emanuele a corso Cavour per renderlo baricentrico rispetto al bacino di utenza cittadino;

4 - Realizzazione della nuova linea con una cantierizzazione programmata tale da non interrompere l’esercizio tranviario attuale;

5 - Realizzazione della priorità semaforica per la tranvia e creazione di un sistema integrato intelligente di interscambio con i semafori urbani;
6 - Eliminazione della linea di contatto aerea tramite realizzazione di un sistema catenari free (contatto elettrico dal basso) e adeguamento della flotta tram esistente per l'alimentazione dal basso;

La proposta prevederà un cofinanziamento per il 51% privato e per il 49% pubblico, ed i finanziamenti pubblici verranno richiesti entro dicembre nel piano ministeriale delle tranvie che utilizza anche fondi europei.

MA PROGRAMMIAMO ANCHE AZIONI IMMEDIATE

I primi interventi saranno quelli dell’eliminazione immediata dei cordoli con aiuole centrali in viale liberta’ e di cordoli e ringhiere in acciaio lungo la passeggiata a mare ed in via Vittorio Emanuele, imponendo in tali tratte una ridotta velocità di marcia di concerto con Ustif e Ministero dei Trasporti.

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