Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

RIFIUTI, RACCOLTA DIFFERENZIATA: SOTTO LA MEDIA NAZIONALE SUD E ISOLE (20,6%)

Nel 2016, la quantità raccolta di rifiuti urbani è di 496,7 kg per abitante (+2,2% rispetto al 2015); la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 52,5% (+5 punti percentuali sull’anno precedente).

11/07/2018 - I livelli più alti di produzione di rifiuti urbani si rilevano in Emilia-Romagna (653,0 kg per abitante) e Toscana (616,2). Il Molise (387,0) e la Basilicata (353,0), invece, sono le regioni in cui se ne producono di meno. La frequenza della raccolta differenziata dei rifiuti urbani varia sul territorio: livelli molto elevati si registrano nella provincia autonoma di Trento (74,3%), in Veneto (72,9%), Lombardia (68,1%), Friuli-Venezia Giulia (67,1%) e nella provincia autonoma di Bolzano (66,4%). In queste stesse zone la quantità pro capite di rifiuti urbani è al di sotto della media.
Nel 2017 si stima che l’85,0% delle famiglie effettui con regolarità la raccolta differenziata della plastica (39,7% nel 1998), il 74,6% dell’alluminio (27,8%), l’84,8% della carta (46,9%) e l’84,1% del vetro (52,6%).

Le famiglie residenti nel Nord differenziano maggiormente i rifiuti rispetto alle altre zone del Paese. Il primato spetta alle famiglie del Nord-ovest: vetro 91,8%; contenitori in alluminio 81,0%, quelli in plastica 91,1% e la carta 91,4%. Sempre nel 2017, il 69,9% delle famiglie ritiene di sostenere un costo elevato per la raccolta dei rifiuti, il 25,6% lo giudica adeguato. Si stima che le famiglie residenti nelle Isole siano le più insoddisfatte: giudicano elevato il costo nell’83,4% dei casi, quota che scende al 61,1% nelle regioni del Nord-est. Sul servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti si definisce molto soddisfatto il 26,3% delle famiglie italiane (il 35,2% nel Nord-ovest e il 31,9% nel Nord-est). Al di sotto della media nazionale le altre ripartizioni geografiche: 17,6% al Sud, 19,9% al Centro e 20,6% nelle Isole.

I motivi di insoddisfazione del porta a porta sono prevalentemente legati agli orari di raccolta dei rifiuti (94,3%) e alla convinzione che non sia utile raccogliere i rifiuti in modo differenziato (89,6%).
Per migliorare, in termini quantitativi e qualitativi, la partecipazione alla raccolta differenziata il 93,4% delle famiglie vorrebbe maggiori informazioni su come separare i rifiuti; il 93,3% centri di riciclo e compostaggio più numerosi ed efficienti; l’83,3% detrazioni e/o agevolazioni fiscali o tariffarie, già esistenti in alcune aree del Paese
Tra le politiche di prevenzione e riduzione dei rifiuti urbani nei capoluoghi di provincia o di città metropolitana, le più diffuse riguardano l’attuazione di buone pratiche in uffici, scuole e nidi comunali, adottate dal 60% delle amministrazioni nel 2016. Oltre il 50% dei comuni promuove l’approvvigionamento di acqua potabile di qualità in spazi pubblici ed effettua campagne di sensibilizzazione sul tema.

Nel 2016 una politica largamente attuata in tema di riciclo riguarda l’applicazione di agevolazioni per il compostaggio domestico, adottate da più di 7 città su 10.
Nel 2016 sono molto diffuse le politiche di corretto conferimento dei rifiuti: 32 comuni capoluogo superano l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (21 nel 2015).
Sono 28 i comuni capoluogo che applicano almeno la metà delle politiche di prevenzione e riduzione considerate. Le migliori performance sono quelle di Parma, Ferrara e Rimini, oltre quella della città metropolitana di Torino. Rispetto alle politiche di corretto conferimento sono 107 quelli che ne attuano almeno la metà. Tra le città metropolitane si distinguono: Torino, Genova, Venezia e Bari.
Considerando la gestione della raccolta differenziata, interna alle strutture delle amministrazioni dei comuni capoluogo, risulta che nel 2015 il 98% dei comuni ha raccolto in modo differenziato carta e toner (rispettivamente nell’87% e nel 68% delle unità locali); il 96% delle città differenzia la plastica (in quasi l’80% delle strutture), il 93% il vetro in più della metà delle proprie unità locali. Nella gestione sostenibile si distinguono in modo particolare Reggio di Calabria, Monza, Perugia, Trento e Forlì.

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