Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

ZAFARANA E DE LUCA (M5S), A RAZZA: “PAPARDO SIA DEA DI SECONDO LIVELLO”

25/07/2018 – “Il Papardo sia l’ottavo Dea siciliano di secondo livello. Sarebbe un’operazione a costo zero, che restituirebbe dignità alla sanità messinese”. È questo l’appello che i deputati M5S messinesi Valentina Zafarana e Antonio De Luca (componente della commissione Sanità) rivolgono all’assessore alla salute Ruggero Razza, a chiusura dei lavori di ieri della sesta commissione di Palazzo de Normanni.

“Oggi - dicono i due deputati – è cominciato il percorso della rete ospedaliera in commissione. Qualche piccolo passo in avanti è stato fatto rispetto alla precedente versione del documento sanitario, con il recupero di alcuni reparti e il mantenimento del pronto soccorso di Barcellona, ma ancora molto può e deve essere fatto. Il DM 70/2015, Infatti, prevede per la Sicilia la possibilità di costituire fino a 8 Dea di secondo livello. In questo momento la rete ospedaliera ne prevede solo 7, di cui due a Palermo 3 a Catania, uno a Messina, presso il Policlinico universitario, e uno a Caltanissetta. Sia il Papardo, l’ottavo Dea, visto che non necessita di alcun lavoro di ristrutturazione né di ampliamento e i reparti in essere sarebbero già sufficienti per giustificare detta qualificazione”.

“L'intera deputazione messinese – continuano i due deputati - si unisca al nostro appello e faccia propria questa proposta che finalmente restituirebbe alla sanità messinese la dignità che merita, ponendo al riparo la storica struttura sanitaria da futuri insani appetiti. La politica messinese non si faccia sfuggire questa occasione”.

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