Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

“CAPORALATO”. DENUNCIATO UN UOMO, RISCONTRATE VIOLAZIONI ALLE NORMATIVE E SULLA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI


Santa Lucia del Mela (ME): controlli presso aziende agricole e zootecniche. Denunciato un uomo per “caporalato” e riscontrate violazioni alle normative in materia di lavoro e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari.

29 novembre 2018 - Nell’ambito della campagna congiunta con i Reparti speciali dell’Arma dei
Carabinieri per il contrasto agli illeciti nei settori agricolo, agroalimentare, ambientale ed al fenomeno del caporalato, a seguito delle ispezioni condotte nella giornata di mercoledì 28 novembre, i Carabinieri della Stazione di Santa Lucia del Mela, unitamente al personale specializzato del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania nonché del Reparto Tutela Agroalimentare e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina, hanno deferito in stato di libertà un 71enne, ritenuto responsabile del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il così detto “caporalato”.

In particolare, è emerso che l’uomo ha individuato due cittadini stranieri, in regola con
le norme di soggiorno, e li ha avviati al lavoro nell’azienda agricola intestata al figlio
senza che venisse stipulato alcun regolare contratto di lavoro. Inoltre, le verifiche
hanno consentito di evidenziare, nella medesima azienda, ulteriori violazioni inerenti la
normativa sul lavoro con l’applicazione di sanzioni amministrative per un ammontare
complessivo di quasi 20 mila euro nonché mancanze relative al rispetto delle norme
sulla tracciabilità degli alimenti con riguardo all’assenza delle etichettature, previste
dalle normative comunitarie, sulle carni bovine macellate e, pertanto, sono state
elevate ulteriori sanzioni amministrative per un importo pari a 4 mila euro.
Il 71enne, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto,
mentre le violazioni amministrative rilevate sono state segnalate alle Autorità
Amministrative competenti.

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