Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

TENTATA ESTORSIONE ATTRAVERSO MESSAGGI WHATSAPP, ARRESTATI DUE CUGINI A FURNARI

Furnari (ME): i Carabinieri arrestano due cugini per tentata estorsione in concorso. Minacciavano la vittima anche attraverso messaggi Whatsapp.

13 novembre 2018 - Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Furnari hanno arrestato, in flagranza di reato, due cugini: M.A., 30enne di Furnari e M.A., 24enne di Messina, per tentata estorsione in concorso poiché, attraverso reiterate e pressanti richieste, pretendevano da un giovane di Furnari la consegna della di mille Euro in contanti.
Nel corso della prima serata di ieri, la vittima, sottoposta ad incessanti pressioni e minacce, anche attraverso messaggi inviatigli attraverso l’applicazione “Whatsapp”, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Furnari per denunciare quanto stesse subendo, riferendo che i due arrestati, tra loro cugini, lo avrebbero raggiunto presso la sua abitazione per riscuotere la somma contante di mille euro. I militari hanno predisposto immediatamente un servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione della vittima e, quando i due sono arrivati, li hanno subito bloccati. Gli accertamenti svolti hanno permesso di riscontrare l’esistenza di una fitta sequenza di messaggi tra la vittima e i due cugini, in cui si evidenziavano continue richieste di denaro corredate da minacce e pressioni.

Le richieste estorsive sono state originate da un asserito furto di sostanza stupefacente, tipo “marijuana”, che gli arrestati imputavano alla parte offesa, che già, nelle precedenti settimane, era stata costretta a consegnare loro la somma di 500 euro in contanti.
Su disposizione dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, D.ssa Rita Barbieri, al termine delle formalità di rito, i due arrestati sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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