Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TRASPORTI, M5S: “DAL GOVERNO CONTE 300 MILIONI, PER FERROVIE. LA SICILIA FACCIA LA SUA PARTE"

Palermo 30 novembre 2018 - “Nuovi treni, nuovo materiale rotabile e maggiore efficienza per i viaggiatori. Il Ministro Toninelli stanzierà quasi 300 milioni di euro in più per ferrovie e pendolari e la Commissione Trasporti ha chiesto che lo stanziamento per il Mezzogiorno sia almeno del 34%. La Regione Siciliana però deve fare la sua parte aumentando la propria compartecipazione per gli investimenti”. A dichiararlo sono il deputato Paolo Ficara, componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati e la capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Zafarana. “Nello Schema di decreto sulla ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese - spiegano i deputati - rispetto al quale abbiamo espresso parere positivo in commissione Trasporti, ci sono quasi 300 milioni euro aggiuntivi rispetto ai 640 già presenti: Uno sforzo importante per l’ammodernamento di locomotori e carrozze del trasporto ferroviario regionale.

L’indirizzo che abbiamo dato a livello parlamentare - spiegano ancora Ficara e Zafarana - è quello di ottenere una ripartizione di queste risorse equa tra le diverse aree del paese, ma per fare questo, occorre che la Regione Siciliana aumenti e di molto, la propria quota minima di compartecipazione del 40%. Al momento infatti la Regione con il governo Crocetta aveva investito appena 15 milioni e mezzo di euro che, tradotto nei fatti, significa avere infrastrutture scadenti da dopoguerra, mentre altre regioni del Mezzogiorno quali Lazio o Campania sono già al passo grazie a investimenti ben maggiori delle rispettive Regioni. Auspichiamo quindi che il governo Musumeci, faccia la sua parte in sede di Conferenza Unificata, aumentando lo stanziamento per la compartecipazione dato che al momento riceviamo appena il 3,63% degli investimenti nazionali.

Una percentuale ridicola rispetto ad altre regioni d’Italia che hanno addirittura meno chilometri di linea ferrata rispetto alla nostra, tra le quali, Lazio, Campania e Toscana. Un vero paradosso se si considera che la Sicilia, è la quinta regione del Paese per numero di chilometri di linea ferrata. Musumeci - sottolineano Ficara e Zafarana - deve fare la sua parte anche in virtù dei numerosi disservizi denunciati dal comitato pendolari pochi giorni fa su ritardi accumulati nelle principali tratte siciliane, dove su 76 treni osservati il 16 novembre, il ritardo accumulato è stato di 34 ore e 35 minuti. La Regione Siciliana, che ha firmato il contratto di servizio con Trenitalia lo scorso Maggio, vigili sulla qualità del servizio offerto ai cittadini” - concludono i deputati.

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