Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

Le «Leggenda del Lupino»: l'amara fuga di Gesù secondo R. De Simone


25/12/2018 - “Il passato in sé non serve a niente, rischia di essere il culto mortuario di una tradizione che nessuno più conosce. Bisogna sezionarlo, violentarlo, renderlo umoralmente vivo: per aver forza, la tradizione deve ripassare nel sangue vivo delle nostre vene e nella nostra carne. Ma il fatto è che bisogna avere sangue e carne”. Così scrive Roberto De Simone, regista di teatro e musicologo italiano, nato a Napoli nel 1933. Studioso dell'espressività popolare della Campania, già direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli, realizzando numerose regie d'opera, nel 2003 insignito del premio Roberto Sanseverino.

La leggenda del lupino di Roberto De Simone

La leggenda del lupino di Roberto De Simone descrive la nascita o natività di Gesù, contenuta nei Vangeli secondo Matteo e secondo Luca. Entrambi i Vangeli raccontano della nascita del Bambino al "tempo di re Erode": i Giudei, appena nato il Bambino, avendo visto la Stella, avevano fretta di Dio. Erode, temendo per il suo potere, volle sapere dai dottori della Legge dove fosse attesa la nascita di Cristo (conosceva la profezia di Michea che indicava Betlemme). Così ordinò con un editto di uccidere tutti i neonati e i bambini fino ai due anni di età a Betlemme e dintorni, nella certezza che Gesù Bambino non sarebbe sfuggito alla barbara sorte.
Maria e Giuseppe, avvertiti da un angelo di quanto stava per accadere, si misero in cammino verso l’Egitto, come insegna il Vangelo. Durante il lungo, interminabile cammino, dovendo la Madonna nascondersi e nascondere il Bambino, chiede ospitalità e riparo alla pianta di lupino che rifiuta riparo ai ‘migranti’ ed anzi prende ad agitare le sue fronde, quando un giudeo con una brutta faccia vuole strappargli il figlio tra le braccia:

Corre Maria, corre a perdifiato, / il Bambinello zitto e impaurito. /
E tutt’attorno non ce n’è riparo: / solo cielo aperto e tempo amaro. /
Quando la Madonna si vide persa (senza scampo) ad ogni pianta aiuto chiese: “
Frutto di lupino mio, frutto di lupino, apriti e nascondi il mio Bambino”.


La leggenda del lupino
(R. De Simone)

A Betlemme se iettaje lu banne
contr’a criature sott’a li dduje anne.
Fuje Maria cu nu ruosse schiante
lu figlie arravugliate rint’a lu mante.
E li giudei nun hanne riciette
a ogni mamma sbatte lu core ’n piette.
[......]

La «Filastrocca del Natale e del Lupino»
(M. Mòllica)

Quando nacque Gesù fu emesso un bando
contro i bambini nati proprio quando
i Magi giunti da Gerusalemme
raggiunsero la grotta di Betlemme.

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