Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

SCUOLE. M5S: “STUDENTI AL FREDDO AL RIENTRO IN CLASSE, INACCETTABILE”

Le deputate Ars Marano e Zafarana interrogano con un atto depositato a Palazzo dei Normanni l’assessore Lagalla: “Non scarichi responsabilità sulle ex province”.

Palermo 14 gennaio 2019 - “È inaccettabile che gli studenti di molte scuole siciliane debbano stare all’addiaccio nelle proprie classi, dato che al rientro dalle festività hanno trovato termosifoni spenti e aule fredde. Si tratta di una vergogna per cui l’assessore Lagalla e tutto l'esecutivo regionale deve attivarsi anche con strumenti in urgenza per garantire il diritto allo studio”.
A dichiararlo sono le deputate regionali del Movimento 5 Stelle Jose Marano e Valentina Zafarana che, con una interrogazione, incalzano l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla e il presidente Musumeci ad intervenire rapidamente per fare fronte alla grave situazione di cattivo o mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento negli edifici scolastici siciliani.

“Era stato abbondantemente preventivato - spiegano de deputate Ars - che quest’anno in Sicilia l’inverno sarebbe stato rigido. Anche l’associazione dei consumatori Codacons aveva lanciato un appello ad un rapido intervento preventivo, ma purtroppo come accade in Sicilia, se si decide di intervenire, lo si fa sempre in emergenza. Le temperature in classe secondo la normativa deve essere non più bassa di 20 gradi (così come stabilità dal D.M. 18.12.1975 sul edilizia scolastica) invece ad oggi ci sono classi in tutta la regione che hanno più o meno la temperatura esterna che in questi giorni è arrivata anche a 3/4 gradi. Si tratta di una situazione vergognosa per la quale lo scaricabarile di Lagalla alle ex province non può essere la soluzione. Il governo Musumeci - concludono le deputate - se ne assuma la totale responsabilità e garantisca il diritto allo studio”.

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