Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

TRENI SICILIA: 36.000 PENDOLARI E UNA RETE VECCHIA ED INADEGUATA

Rapporto Pendolaria 2018 di Legambiente, una fotografia della situazione del trasporto ferroviario in Italia, attraverso numeri e storie, buone pratiche e denunce da parte dei comitati pendolari, raccolti durante l'anno e che si possono oggi trovare anche sul sito www.pendolaria.it.

31/01/2019 – Il nodo di Palermo sconta i problemi di tutte le città del Sud. In tutta la Regione sono poco menodi 36.000 i pendolari che prendono il treno e che nonostante le difficoltà di una rete vecchia ed inadeguata, continuano a preferire questo mezzo per i propri spostamenti. Per quanto riguarda la città di Palermo l’Istat ha calcolato che il totale dei pendolari raggiunge addirittura le 280mila unità giornaliere, con margini enormi nel trasferire buona parte dei pendolari su ferro. -Completamento progetto linee tramviarie a Palermo Le nuove 7 linee tramviarie a Palermo vanno a completare i percorsi delle 4 linee esistenti integrandoli e connettendo le periferie al centro cittadino, al Passante ferroviario ed all’Anello ferroviario. Si tratta in totale di circa 67 km di nuovi binari con le prime 4 nuove linee, denominate A-B-C-E (Stazione Centrale-Stadio; Notarbartolo-Duca della Verdura; Ponte Calatafimi-Orleans-Centrale; piazza De Gasperi alla Stazione Francia) che sono finanziate con 426 milioni di euro e vedranno luce entro il 2022.

I finanziamenti provengono in parte dal “Patto per Palermo” (198 milioni), dalla Regione Sicilia (50 milioni) e da altre risorse inclusi i cofinanziamenti di privati. Per le altre 3 linee (Bonagia-Orleans, Giachery-Balsamo e Sferracavallo-Cardillo) i tempi saranno più lunghi ed ancora non si conosce una data. Bacinod’utenza: 150.000 abitanti Costi: 698 milionidieuro, dicui 426 disponibili. 87 -Anello ferroviario di Palermo Altra opera discussa da anni è l’Anello Ferroviario. Si tratta di soli 6,5 km con 8 fermate che attraverserebbero in maniera circolare il centro di Palermo collegando in sotterranea punti nevralgici come il Porto e la Stazione centrale (con un nodo di scambio per il Passante).

Purtroppo il cantiere per i lavori è partito solamente a fine 2014, quando sono stati avviati i lavori per il primo lotto di 1,6 km, tra le fermate Giachery e Politeama. I ritardi accumulati porteranno l’ultimazione dei cantieri del primo lotto solo dopo il 2018. Ad inizio 2018 al capoluogo siciliano sono stati destinati 100 milioni di euro per la progettazione e realizzazione del II lotto funzionale dell’anello ferroviario. Questa cifra, unita ad altri 23 milioni stanziati da Rfi per il cosiddetto upgrading di nodo, corrisponde all’importo che da più di un anno Comune e Regione avevano chiesto al Governo per poter ultimare l’opera dandole così un senso.

In questi giorni i lavori riprenderanno a pieno regime. Bacinod’utenza: 150.000 abitanti Costi: 252 milionidieuro, interamentedisponibili. Passante ferroviario ed Anello di Palermo, (Fonte RFI) -Velocizzazione della linea Palermo-Agrigento Il progetto di velocizzazione della linea, mediante rettifiche di tracciato e conseguenti modifiche infrastrutturali e tecnologiche, riguarda il tratto di circa 95 km compreso tra le stazioni di Fiumetorto (PA), Agrigento Centrale e Porto Empedocle (AG). Nonostante il finanziamento disponibile di 167 milioni di euro la storia del progetto inizia nel 2005 ed ancora non ha tempi certi per il completamento.

Preoccupa inoltre l' inadeguatezza della galleria di Lercara, che non consente un veloce accesso alle aree tecniche per le emergenze in caso di avverse condizioni meteo, con le piogge infatti il sottopasso, unico accesso all'area, si ritrovi allagato e non sia percorribile. Nel frattempo i disagi per i pendolari della linea denunciato continui ritardi, innumerevoli soppressioni e convogli sovraffollati specialmente in alcune fasce orarie. Le carrozze sono carenti dal punto di vista igienico ma anche il riscaldamento/raffrescamento lascia spesso a desiderare mentre i pendolari sono aumentati drammaticamente da quando sulla parallela S.S.121 sono iniziati i lavori di raddoppio stradale. Bacinod’utenza: 950.000 abitanti Costi: 168 milionidieuro, interamentedisponibili. -Elettrificazione e potenziamento della linea Siracusa-Ragusa-Gela Il progetto per l’elettrificazione e riqualificazione della linea prevedeva, nel 2005, 6 anni di lavori e 183 milioni di euro di investimenti iniziali. Secondo il progetto, a regime il tempo di percorrenza complessiva dei treni viaggiatori diventerebbe di 30 minuti contro le attuali tre ore.

Peccato che per i 181 km a semplice binario, nel sud della Sicilia, non si abbiano piu’ notizie di quel progetto 88 ne’ tantomeno della sua applicazione. Nel frattempo, nonostante la tratta ferroviaria colleghi ben tre province, la linea non è elettrificata e la velocità media è di 55 km orari. I pendolari criticano proprio gli attuali tempi di percorrenza che sono simili se non addirittura superiori ai tempi di percorrenza dei treni di venti anni fa. Il numero di pendolari che frequentano questi treni è di circa 500 al giorno di cui il 95% si muove da Modica-Pozzallo a Siracusa e viceversa, mentre gli utenti del tratto Modica-Gela sono quasi inesistenti. Solo nei recenti anni i treni soppressi sulla linea sono stati 14 fino ad arrivare ad un solo collegamento diretto al giorno nel 2016/2017, mentre a fine 2017 si é almeno tornato ad avere 3 collegamenti diretti per senso di marcia. I servizi igienici nelle stazioni sono peró spesso chiusi, salvo qualche rara eccezione dove il servizio è gestito dal Comune in collaborazione con il bar di stazione come nel Comune di Vittoria. Le biglietterie nelle stazioni sono del tutto scomparse se si fa eccezione per le stazioni di Siracusa e Gela, con la recente chiusura di quella di Modica. Bacinod’utenza: 580.000 abitanti Costi: 235 milionidieuro(inclusonuovomaterialerotabile), nessunfinanziamentodisponibile. -Prolungamento della metropolitana di Catania tra Stesicoro e l’Aeroporto Cruciale è poi la realizzazione della tratta Stesicoro-Aeroporto della metropolitana di Catania. Lunga 6,9 km e con 8 nuove stazioni previste permetterebbe di allacciare l'aeroporto internazionale di Catania Fontanarossa al centro della città, con un collegamento veloce ed efficiente. Già dal marzo 2006 esiste, per questa tratta, il progetto definitivo, che però rimane ancora priva di finanziamento. Bacino d’utenza: 150.000 abitanti Costi: 402 milioni di euro, solo18 milioni di euro disponibili. -Raddoppio della tratta Castelbuono-Patti

Nell’ambito del collegamento ferroviario tra Palermo e Messina, per 224 km, e della sua velocizzazione e’ fondamentale il raddoppio della tratta Castelbuono-Patti. Al momento pero’ non esiste alcun progetto definitivo di raddoppio degli 87 chilometri tra Castelbuono e Patti, mentre nel 2003 erano previsti per il raddoppio dell’intera linea 4,3 miliardi, ad oggi scomparsi dai finanziamenti. Sono in corso gli studi di fattibilità. Bacinod’utenza: 150.000 abitanti Costi: 3,905 miliardi di euro, nessun finanziamento disponibile.

-Raddoppio della tratta Fiumefreddo-Giampilieri L’opera e’ prevista dal contratto di programma di Rfi già dal 2000 ed il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a doppio binario in variante rispetto alla linea attuale, della lunghezza di circa 42 chilometri, di cui 38 in galleria. Saranno realizzate le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano ed è previsto il collegamento dell’attuale stazione di Letojanni alla nuova linea.

Il raddoppio di linea fra Giampilieri e Fiumefreddo, dal costo complessivo di circa 2,3 miliardi di euro, permetterà di aumentare la capacità della linea e di garantire maggiore regolarità per i treni in viaggio fra Messina e Catania, collegamento che è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo. RFI intende partire dalla tratta Fiumefreddo-Letojanni, con un appalto da 900 milioni di euro (che dovrebbe vedere l’apertura del cantiere nel 2020). Il problema e’ che nonostante i finanziamenti disponibili da tempo, sono quasi 20 anni che si parla di quest’opera fondamentale per la Sicilia jonica senza che si sia aperto alcun cantiere. E’ attualmente in corso l’iter autorizzativo sul progetto definitivo. Bacinod’utenza: 65.000 abitanti Costi: 2,3 miliardidieuro, interamentedisponibili.

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