Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

‘PRELIEVO FORZOSO’, GRASSO: “CHIEDIAMO PARITÀ RISPETTO ALLE ALTRE REGIONI”

Audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei deputati. Assessore Grasso: “Chiediamo parità di risorse rispetto alle altre Regioni”

Roma, 19 marzo 2019 - «Questa mattina, durante l’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei deputati, ho esposto la grave situazione finanziaria in cui ad oggi versano tutte le ex Province della Regione Siciliana a causa del cosiddetto ‘prelievo forzoso’ operato dallo Stato. Ho prodotto, in tale sede, un elenco analitico e dati di dettaglio, predisposti dagli uffici regionali del Dipartimento Autonomie Locali ed Economia e Finanze, per dimostrare la sperequazione dovuta a tale prelievo, a cui non sono state associate, per la nostra Regione, adeguate forme di ristoro», ha dichiarato l’Assessore alla Funzione Pubblica e agli Enti Locali della Regione Siciliana, On. Bernardette Grasso.

«Per lo Stato, il disequilibrio 2018 delle ex Province siciliane ammonta a 54 milioni di €, mentre per la Regione Siciliana corrisponde a 96 milioni di €. La differenza risiede nel fatto che lo Stato sottrae al taglio discendente dal comma 418 della L.190/2014, pari a 197 milioni di euro, la riduzione della spesa del personale, che non si è applicata in Sicilia, e il minor taglio proveniente dal DL 66/2014, che però opera una sola volta. Inoltre, a fronte di tagli per 3.789,8 milioni di euro, le regioni a statuto ordinario ricevono, per gli Enti di Area Vasta, un ristoro pari a 1.660 milioni di euro, che equivale al 44%. La Regione Siciliana, su tagli per 340 milioni di euro, riceve un ristoro pari a 70 milioni di euro, equivalente solo al 23%: questa disparità comporta gravi situazioni di disequilibrio e immobilizza e impoverisce le nostre ex Province, che non sono in grado di assolvere alle loro basilari funzioni», ha proseguito l’Assessore Grasso.

«Insieme all’On Prestigiacomo – conclude l’Assessore Grasso - abbiamo rappresentato la stringente necessità di trovare uno strumento di perequazione, come la sospensione del prelievo forzoso da parte dello Stato per gli Enti siciliani, di cui tratta il Ddl condiviso insieme ai colleghi parlamentari nazionali di Forza Italia, e presentato con primo firmatario l'On. Germanà. Parallelamente, sarà necessario procedere con la massima urgenza ad una deroga normativa che permetta alle ex Province siciliane di chiudere i bilanci e, contestualmente, di sbloccare gli investimenti».


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