01/05/2019 - Sono poche le donne che saliranno sul palco del Concertone a Piazza del Popolo nel giorno del 1 Maggio, Festa del Lavoro. Il concerto, promosso dai sindacati CGIL, CISL e UIL in occasione della festa dei lavoratori, condotto dal duo Guenzi-Angiolini, suscita qualche polemica... di genere. Ambra Angiolini reagisce con toni polemici quando le fanno notare che sono poche le donne-artiste che saliranno sul palco del Concertone. Eppure i dati Istat presentano una situazione che non vede affatto le donne impegnate nello spettacolo prevalenti numericamente sugli uomini.
1. Professione dello Spettacolo e
settore dello Spettacolo (es. attore,
regista, ballerino, musicista, tecnico
delle trasmissioni radio-televisive,
esercente di cinema e teatri)
2. Professione dello Spettacolo e
settore diverso dallo Spettacolo
(es. intrattenitore, allestitore di scena,
tecnico del montaggio, addetto alla
costruzione e riparazione di strumenti
musicali)
3. Professione non dello Spettacolo e
settore dello Spettacolo
(es. dirigente, specialista in risorse
umane, tecnico del marketing, addetto
agli affari generali)
Nel 2017-2018, gli occupati con professioni dello Spettacolo
operanti nell’ambito delle imprese del settore erano poco più della metà
(73.000); 46.000 coloro che svolgevano attività non dello Spettacolo nell’ambito
delle imprese dello Spettacolo; 23.000 quelli, con professionalità dello
Spettacolo, attivi in imprese esterne al settore (con la maggior crescita, pari al
38%, rispetto al 2011-2012).
Nel 2017-2018, i maschi sono la maggioranza, con il 67%. La loro quota è
cresciuta di 2 punti rispetto al 2011-2012. Dominano gli adulti: la fascia di età 35-
49 rappresenta il 46% degli occupati, cui va aggiunto il 25,5% degli over 50.
Tuttavia, a confronto con l’insieme degli occupati, il segmento 15-34 anni
raggiunge nello Spettacolo il 28%, contro un valore medio del 22% fra tutti i
lavoratori.
Il Mezzogiorno è decisamente sottorappresentato, con il 13,9% di lavoratori a
fronte di una quota del 26,7% nell’insieme di tutti gli occupati. Nel Nord si
concentra il 52,6% dei lavoratori dello Spettacolo, al Centro il 33,4%.
Se musicisti e danzatori spesso hanno alle spalle percorsi formativi mirati, il
retroterra di studi e di apprendistato della maggior parte dei lavoratori dello
Spettacolo è vario e aperto, sovente informale e non certificato. Tuttavia,
paragonati all’insieme degli occupati, i lavoratori dello Spettacolo sono in
possesso di titoli di studio decisamente più elevati: il 51% (contro il 46%) ha un
diploma e il 41% un titolo universitario (contro il 23%).
Un aspetto caratterizzante di questi lavoratori è rappresentato dalla
soddisfazione per la propria attività professionale. Se per stabilità del rapporto
di lavoro, possibilità di guadagno, distanza da casa e orario gli occupati nello
Spettacolo si dichiarano mediamente meno soddisfatti degli occupati presi nel
loro insieme, l’interesse per il lavoro e le opportunità di carriera sono motivo di
soddisfazione decisamente superiore, soprattutto per le persone con lavori
artistici, sia all’interno, sia all’esterno del perimetro delle imprese dello
Spettacolo.
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