Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

EMMA BONINO CON GLI EUROPEISTI IN SICILIA PORTA D’EUROPA

Palermo, 20/05/2019 – Bagno di folla per Emma Bonino che ha fatto tappa a Palermo. Lavoro, trasporti, infrastrutture, fondi europei e politiche giovanili: queste le parole d’ordine per la grande
assemblea siciliana di +Europa, tenutasi domenica mattina al Teatro Orione e a cui ha
partecipato anche la rappresentanza messinese del partito, con il candidato Giuseppe Sanò, il consigliere comunale e coordinatore provinciale Alessandro De Leo, la giornalista Palmira Mancuso membro dell’Assemblea nazionale.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato centinaia di cittadini, la storica leader dei
Radicali fondatrice di +Europa, Emma Bonino, ha ricordato che “con il voto del 26 maggio
i cittadini avranno una grande responsabilità: quella di decidere il futuro di questa Europa”.
“La Sicilia e la Sardegna – ha continuato Bonino – sono terre dalle grandi potenzialità, un ponte tra l’Europa e il Mediterraneo. Bisogna attrezzarsi e consegnare ai nostri figli un futuro differente”.

Dello stesso avviso, Fabrizio Ferrandelli, capolista, coordinatore regionale di +Europa e
della campagna per le europee in Sicilia e Sardegna, sul palco insieme agli altri candidati
della circoscrizione insulare: “Quello che è mancato, in Sicilia e Sardegna, è stata una
classe dirigente seria e credibile, attrezzata per mantenere le promesse fatte alle persone.
Oggi le cose sono diverse, oggi ci siamo noi: da sempre presenti sul territorio, da sempre
impegnati a tutela e sostegno delle persone, dei diritti e della dignità”.“Palermo è la porta
dell’Europa e il 26 maggio – ha detto Ferrandelli – da qui apriremo il cammino per
l’affermazione di un progetto solido e concreto che può davvero di cambiare l’Italia
partendo da Sud. Basta volerlo”.

Subito dopo l’incontro, dalla Cala di Palermo – il porto della città, luogo di approdo dai
tempi dei fenici – è partito il flash mob con una grande bandiera dell’Europa, spiegata dai
candidati a simboleggiare la volontà di +Europa di fare di Palermo la porta d’ingresso del
continente verso un orizzonte di umanità, solidarietà, sviluppo e diritti.

Commenti