Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

INSEGNANTE SOSPESA A PALERMO: “SI COLPISCONO GLI STUDENTI E SI VÌOLA UN DIRITTO COSTITUZIONALE”

Insegnante sospesa a Palermo, la vicenda arriva all’Ars. Di Caro (M5S): “Si colpiscono gli studenti e si vìola un diritto costituzionale”. Interrogazione a Musumeci e Lagalla dopo il caso del video realizzato facendo accostamenti tra decreto Sicurezza e Leggi razziali. Va chiarito se la sanzione alla docente sia congrua rispetto alla presunta violazione.

PALERMO, 17 maggio 2019 - Il Movimento 5 Stelle interviene con un’interrogazione all’Ars, primo firmatario il deputato Giovanni Di Caro (vice presidente della commissione Cultura), sul caso dell'insegnante Rosa Maria Dell’Aria, sospesa dal servizio per la presunta mancata vigilanza sul lavoro degli studenti dell'Istituto tecnico industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo. Il Movimento ha richiesto anche gli atti ispettivi e il video ‘incriminato’.

“L’insegnante è stata sospesa dall’Ufficio scolastico di Palermo - ricostruisce Di Caro - con conseguente dimezzamento della retribuzione per omessa vigilanza, in quanto durante un’attività didattica per la Giornata della Memoria del 27 gennaio scorso, un gruppo di alunni avrebbe realizzato un video accostando alcuni provvedimenti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, alle leggi razziali promulgate da Mussolini in quel triste 1938. La sanzione è scattata in seguito a un’ispezione e dopo che la notizia dell’episodio era stata diffusa sui social”.

“Il contenuto ritenuto lesivo della dignità del ministro - scrive Di Caro nell’interrogazione, rivolta al presidente, Nello Musumeci e all’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, Roberto Lagalla - sarebbe stato realizzato in autonomia dagli studenti, in piena libertà di coscienza e in virtù dell’art. 21 della Costituzione che sancisce la libera manifestazione del proprio pensiero. Nel nostro ordinamento vige inoltre una speciale protezione della suddetta libertà , ribadita nel Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’istruzione, dove viene richiamato il rispetto della coscienza morale e civile degli alunni. Ho il timore che la libertà degli studenti sia stata colpita, violando la Costituzione”.

“Per questo - prosegue il deputato - nell’interrogazione ho chiesto se il presidente Musumeci e l'assessore Lagalla siano a conoscenza di quanto esposto e se ritengano che i provvedimenti adottati dall’Ufficio scolastico provinciale di Palermo siano congrui alla violazione rilevata di mancata vigilanza o se ci siano degli altri elementi che motivino simili provvedimenti. Aggiungo inoltre che gli uffici dovrebbero interferire meno con la didattica e la libertà di insegnamento e preoccuparsi piuttosto del funzionamento delle strutture o dei permessi accordati con la legge 104: su queste cose ci sarebbe davvero tanto da dire”, conclude Di Caro.

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