Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

UFFICIO STAMPA ALLA REGIONE SICILIANA: ESCLUSI I PUBBLICISTI E I PROFESSIONISTI NON STAGIONATI


Il bando per la ricostituzione dell’Ufficio Stampa alla Regione Siciliana esclude i pubblicisti riservando la partecipazione al concorso ai soli professionisti con 10 anni di iscrizione. Una discriminazione che rappresenta una forte penalizzazione per i pubblicisti e per i professionisti più giovani e che, pertanto, richiede una ferma presa di posizione da parte dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti

PALERMO, 05/05/2019 – «Come si temeva, il bando per la ricostituzione dell’Ufficio Stampa alla Regione Siciliana, pubblicato il 25 aprile scorso, esclude i pubblicisti riservando peraltro la partecipazione al concorso ai soli professionisti con dieci anni di iscrizione. Una discriminazione che rappresenta una forte penalizzazione per i pubblicisti e per i professionisti più giovani e che, pertanto, richiede una ferma presa di posizione da parte dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti con iniziative volte a bloccare il bando anche con ricorsi formali». Lo affermano tutti i rappresentanti pubblicisti della Sicilia eletti all’Ordine dei giornalisti: il consigliere nazionale Santino Franchina ed i consiglieri regionali Salvo Li Castri, Santo Gallo e Attilio Raimondi, chiedendo formalmente ai rispettivi presidenti l’impugnazione del bando di concorso dell’Ufficio Stampa della Regione Siciliana.

Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana
I consiglieri siciliani ricordando che «lo stesso Ordine nazionale, peraltro, ha più volte ribadito che la legge non consente discriminazioni tra professionisti e pubblicisti e ricordiamo che la legge n. 150/2000 stabilisce che “gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti”. Pertanto risulta evidente che questa norma, peraltro recepita in Sicilia con l’art. 127 della legge regionale n. 2/2002, include sia gli iscritti all’elenco dei professionisti e dei pubblicisti».
Santino Franchina, Salvo Li Castri, Santo Gallo e Attilio Raimondi richiamano anche la più recente norma (legge 198/2016) che, nel rinnovare la legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, ha esplicitato che l’esercizio della professione è riservato agli iscritti “nell’elenco dei professionisti ovvero in quello dei pubblicisti dell’albo istituito presso l’Ordine regionale”.
Al fine di bloccare “questa evidente ingiustizia e gli evidenti indizi di illegittimità”, i quattro consiglieri siciliani chiedono ai presidenti del Consiglio nazionale e regionale di «avviare tutte le iniziative necessarie per impugnare formalmente il bando di concorso dell’Ufficio Stampa della presidenza della Regione Siciliana». (giornalistitalia.it)

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