Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CUGINETTI TRAVOLTI A VITTORIA, POLEMICHE E SOLIDARIETA' DOPO LA TRAGEDIA

Tragedia di Vittoria, il Nursind: "Vicini alle famiglie e all'infermiere intervenuto, un professionista serio da sempre al servizio dei cittadini". Antoci: “Insulti A Borrometi incivili ed inaccettabili”

14 luglio 2019 - Era ricoverato al Policlinico G. Martino di Messina il piccolo Simone D'Antonio, 12 anni, il bambino che assieme al cugino Alessio, di 11 anni, era stato investito davanti casa a Vittoria (Ragusa) dal Suv di Rosario Greco, riportando l'amputazione delle gambe. Ora il piccolo Simone è morto. Lo rende noto lo stesso Policlinico universitario di Messina, dove il piccolo era ricoverato in gravissime condizioni, dopo l'amputazione delle gambe.
Ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale, le sue condizioni sono apparse subito gravissime e non c'è stato niente da fare per mantenerlo in vita. Intanto si sono svolti nella chiesa di San Giovanni a Vittoria i funerali del piccolo Alessio, in una chiesa con 3mila persone presenti.

“Il Nursind di Ragusa esprime vicinanza e cordoglio alle famiglie colpite dal tragico evento di Vittoria. Siamo anche al fianco del collega intervenuto, sicuri che l'attività prestata sia frutto di serietà professionale e competenze tecniche acquisite negli anni”. Lo afferma Giuseppe Savasta, segretario del Nursind Ragusa, il sindacato delle professioni infermieristiche, commentando la drammatica vicenda in cui hanno perso la vita due bambini travolti da un suv.
“Come sindacato – spiega Savasta - comprendiamo l'iter giudiziario che in questi casi impone un'azione ampia e accurata, coinvolgendo tutti i protagonisti della triste vicenda. Noi siamo certi della serietà del lavoratore. Come infermieri siamo vicini al collega di cui abbiamo avuto modo di apprezzare le grandi doti umane e professionali. Anni di grande impegno nell'attività sanitaria, svolta con passione, fornendo sempre quell'assistenza infermieristica, necessaria e fondamentale, per trattare, aiutare e assistere tutti i cittadini”.

"Siamo al paradosso, a Vittoria il giornalista Paolo Borrometi interviene sulla vicenda dei cuginetti
travolti da due uomini considerati vicini a famiglie mafiose,
evidenziando l'inopportunità dell'organizzazione dei funerali da parte
di una nota ditta di pompe funebri e cosa succede? I parenti di colui
che era nell'auto pirata se la prendono con il giornalista da anni
sotto scorta... Vergogna" - così Giuseppe Antoci Presidente Onorario
della Fondazione Nazionale Caponnetto ed ex Presidente del Parcodei
Nebrodi vittima di un agguato mafioso nel maggio 2016".

"Vittoria - continua Antoci - deve rivoltarsi contro l'omertà e il
rispetto portato a certa gente e deve stare al fianco di chi, come
Paolo Borrometi, ha dedicato la sua vita al racconto e alla verità
sacrificando il bene più prezioso che aveva: la sua libertà".

"Intervenga lo Stato - aggiunge Antoci - attivi tutte le contromisure
per riportare la normalità negli atteggiamenti e nei fatti evitando di
far creare, ancora di più, quel clima di odio e rancore verso un
giornalista al quale questo Paese deve tanto e contro il quale la
mafia aveva deciso di agire uccidendolo insieme agli uomini della sua
scorta" - conclude Antoci.

"Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle due famiglie del terribile omicidio stradale di Vittoria di giovedì sera, ed auspichiamo che la giustizia sia ferma e dura nei confronti del responsabile". Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che aggiungono: "I tantissimi vittoriesi per bene devono fare fronte comune contro determinati comportamenti che non sono propri del vivere civile e che appartengono ad una cultura mafiosa da estirpare e combattere con ogni mezzo. Non è possibile che due bambini la cui unica ‘colpa’ è stata quella di giocare sull’uscio di casa, siano stati falciati da un suv a folle corsa".

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