Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MAFIA DEI NEBRODI, “NEBROS II” LA CASSAZIONE CONFERMA AGGRAVANTE MAFIOSO

Antoci: “Arresti di oggi siano da monito ai mascariatori”. È di oggi la notizia del pesante giro di vite sulla mafia dei Nebrodi. La Guardia di Finanza di Enna ha eseguito diverse misure cautelari, dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza del Tribunale del riesame di Caltanissetta che aveva escluso l’aggravante del metodo mafioso.

Enna, 25 luglio 2019 – L'inchiesta portata avanti con grande competenza dalla Guardia di finanza di Enna e dalla Tenenza di Nicosia, con il coordinamento della DDA di Caltanissetta, ha messo in luce un metodo grazie al quale un gruppo di imprenditori agricoli si aggiudicava i pascoli del demanio di Troina attraverso la turbativa d’asta, l'abuso d’ufficio, la truffa aggravata sui contributi Agea, il tutto aggravato dal metodo mafioso.

Emessi dunque due provvedimenti che hanno disposto la custodia cautelare domiciliare ed uno di questi è Giuseppe Foti Belligambi, 47 anni di San Teodoro, quest'ultimo intervistato da una trasmissione televisiva aveva addirittura sminuito l'attentato all'ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci per il quale era stato già indagato. Lo stesso, a seguito della creazione del Protocollo di Legalità, era stato colpito da Interdittiva Antimafia ancora vigente.

E’ proprio quel Protocollo, infatti, che ha stroncato gli affari delle mafie che lucravano sui Fondi Europei.

"Il mio ringraziamento e i miei complimenti alla DDA di Caltanissetta, al Procuratore Amedeo Bertone e ai suoi Sostituti Pasquale Pacifico e Claudia Pasciuti, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Giuseppe Licari e a tutti i suoi uomini che – dichiara Antoci - con il loro lavoro hanno confermato e debellato il clima e i metodi usati che abbiamo, con forza, combattuto con il Protocollo e la Legge. Provo inoltre soddisfazione per l'impegno in Europa dell'Onorevole Ignazio Corrao che si sta adoperando per combattere il fenomeno e per trasferire l'esperienza del Protocollo di Legalità anche a Bruxelles. Sarebbe un importante passo avanti e per questo lo ringrazio - aggiunge Antoci.

“Tali risultati e tali conferme siano da monito ai silenti mascariatori e delegittimatori che a tutti i livelli stanno tentando, con i soliti schizzi di fango, di fermare la nostra azione. Noi non ci fermeremo e anche per loro arriverà la scure della giustizia. Le prime condanne sono già arrivate. I corvi, quando svolazzano troppo, restano spesso senza penne – conclude Antoci.

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