Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

NOCCIOLE A UCRIA: SI INFIAMMA LA PROTESTA PER LA DIFESA DEI NOCCIOLETI

Continua l’occupazione dell’aula consiliare da parte degli amministratori e degli agricoltori. Il vicesindaco Rino Marzullo: “ Tra una settimana in prefettura rimetteremo le deleghe”, il presidente del consiglio, Roberto Di Stefano: “Se non dovessimo essere aiutati , passeremo alla catene e allo sciopero della fame”

Ucria (Me), 8/8/2019 – Monta la protesta ad Ucria per la difesa del territorio e dell’economia, duramente colpita dai ghiri che hanno ridotto a zero la produzione, fonte di sostentamento per gli agricoltori della zona. L’aula consiliare continua ad essere presidiata da amministratori locali ed imprenditori , ad oltranza , fino a quando il governo regionale non accenderà i riflettori sulla grave problematica, si attente la visita e l’aiuto concreto del presidente Nello Musumeci. “Ho fatto tutto il possibile per aiutare il paese- afferma dagli scranni dell’aula consiliare il presidente del consiglio Roberto Di Stefano- però a tutt’oggi nessuno ha mantenuto gli impegni assunti. Siamo partiti dal 2008, nel 2019, il nostro prodotto, cioè le nocciole, è stato azzerato non abbiamo la possibilità neanche di avere l’1% della produzione. Tutto ciò rappresenta un effetto devastante per l’economia del centro montano”.

“ I cittadini – prosegue Di Stefano- non hanno più la possibilità di utilizzare i noccioli noi qua abbiamo 148 braccianti agricoli che non possono trovare più occupazione, non vengono più assunto operai. Chiediamo un intervento immediato, per mantenere quel minimo di assistenza nei nostri confronti perché se viene meno l’ assistenza contributiva, non avremo la possibilità di effettuare la raccolta”. Poi il presidente si appella all’ onorevole Francesco Calanna, giunto ad esprimere la propria solidarietà, “Devi essere portavoce in tutte le sedi competenti per risolvere la criticità, attendiamo la visita del presidente Musumeci, dopo l’occupazione dell’aula consiliare, passeremo alle catene ed allo sciopero della fame”.


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