Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

AGROALIMENTARE. CORRAO (M5S): “EUROPA AMMETTE LE DIFFICOLTÀ DEL SETTORE”

Agroalimentare. Corrao (M5S): “Europa accoglie nostre preoccupazioni e ammette difficoltà del settore. Ora clausole di salvaguardia”

Palermo 16 ottobre 2019 - “A distanza di anni sulla crisi del settore agroalimentare la Commissione UE ci ha dato ragione. Il comparto è in grave difficoltà per via di dazi e sanzioni, soprattutto nel sud Italia e occorre intervenire immediatamente. Quello che abbiamo denunciato dal 2014, anno del nostro insediamento al Parlamento Europeo, finalmente viene ammesso anche dalla Commissione Europea”. Cosi dichiara l’eurodeputato Ignazio Corrao a seguito delle dichiarazioni di Phil Hogan, Commissario europeo per l’agricoltura presso il Consiglio dell’Unione Europea del 14 ottobre 2019.

“Il clima mondiale sugli accordi commerciali è cambiato - spiega Corrao - con la nuova stagione di dazi e sanzioni, dobbiamo tempestivamente rispondere a scelte politiche che danneggiano i nostri produttori. I dazi aggiuntivi che gli Stati Uniti vorrebbero mettere su alcuni prodotti agroalimentari europei, avrebbero un impatto pesantissimo nell’Italia del sud, in settori come formaggi di qualità, frutta, vino e olio. È urgente una risposta ferma dell’Europa per contrastare la riduzione delle esportazioni e per proteggere i nostri produttori. Per questo la Commissione deve urgentemente prevedere l’attivazione delle clausole di salvaguardia, perché con la guerra dei dazi in corso rischiamo di far soffrire quello che resta”.

“Deve essere posta immediatamente al centro dell’agenda dell’UE- sottolinea l’europarlamentare - l’attivazione delle clausole di salvaguardia, che per anni la stessa Commissione ha sempre evitato di applicare. Le clausole di salvaguardia infatti possono essere attivate quando le importazioni provocano o minaccino di provocare grave impatto e difficoltà sui produttori di una regione. Ed è esattamente quello che sta accadendo nel sud Italia con i nostri produttori di olio d’oliva, ma anche nei settori del vino, dei formaggi, dell’ortofrutta e del grano”.

“L’Ue non deve far pagare questa guerra alle nostre eccellenze - dice ancora Corrao - ma attivare gli strumenti di difesa che da anni proponiamo. Auspico che questa tensione dei dazi si risolva, così come è auspicabile che vengano tolte le sanzioni alla Russia che di fatto hanno decimato la nostra esportazione verso quei mercati. Una menzione particolare merita il settore dell’olio d’oliva. Il Commissario Hogan, che oggi è Commissario designato per il Commercio, adesso si accorge che l'attuale situazione dell'olio d'oliva è in difficoltà ed è in cima alla lista delle preoccupazioni della Commissione. Dunque sta pensando ad un piano di aiuti per lo stoccaggio privato di olio d’oliva, cosa che il regolamento consente di applicare in caso di grave perturbazione del mercato in talune regioni della Comunità. Va bene spingere verso strumenti del genere, ma adesso è chiaro che non si possono più stringere accordi commerciali senza conoscere e prevedere l’impatto che essi comportano sui nostri produttori agricoli” - conclude l'eurodeputato.

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