Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

PIANO PAESAGGISTICO: IL GOVERNO MUSUMECI VICINO AL COMPRENSORIO DEL MELA?

Piano Paesaggistico, Zafarana (M5S): “Il tempo scorre, ma del Piano nessuna traccia”. La deputata messinese in pressing sul governo regionale affinché non faccia scadere i termini imposti dal TAR. Catalfamo: “Come sempre il nostro territorio è ostaggio delle dichiarazioni sparate nel mucchio da parte degli ambientalisti che spesso fanno terrorismo mediatico.”

PALERMO 7 ottobre 2019 - Dopo la pronuncia del TAR che in Aprile che dava 180 giorni di tempo alla Regione Siciliana per adottare il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 con le procedure corrette, nulla ancora è stato fatto. La data di scadenza del 27 ottobre si avvicina e il rischio di vedere annullati da un giorno all’altro tutti i vincoli previsti nel piano è più che mai presente.
“Immediatamente dopo la pronuncia del TAR - spiega Zafarana- siamo intervenuti per sollecitare l’adozione di tutti i provvedimenti necessari affinché non venissero sforati i termini e quindi, non decadessero le tutele previste dal Piano Paesaggistico, fondamentali contro tentativi di speculazione e ulteriore sfruttamento di un territorio ormai allo stremo, sia dal punto di vista ambientale che sanitario. Eppure, da allora, non solo non è stato riadottato il Piano, così come necessario, ma non è nemmeno stato nominato un nuovo assessore ai Beni Culturali, competente per la questione, dopo il compianto Sebastiano Tusa”.

“Sappiamo - continua la deputata - che gli uffici hanno lavorato per superare il cavillo burocratico che ha portato alla sentenza del TAR, eppure, a tre settimane dalla scadenza prevista, questo piano continua a non vedere la luce e questo ritardo preoccupa, tanto noi quanto i cittadini di quei territori che rischiano di cadere, di nuovo, nelle mani di iniziative imprenditoriali più attente ai profitti che alla salute e al benessere collettivo”.

“Ci risulta fra l’altro - sottolinea ancora Zafarana - che il Presidente Musumeci avesse richiesto parere all’Osservatorio Regionale per la Qualità del Paesaggio e che, nonostante lo stesso sia stato rilasciato e fosse positivo, comunque Musumeci stia prendendo tempo senza alcuna spiegazione valida. Noi non vogliamo pensar male - conclude Zafarana - ma se venisse superato il termine ultimo fissato dal TAR senza che vengano prese le dovute contromisure, Musumeci dovrà rispondere delle sue azioni. Se saranno state frutto di inerzia o malafede, a quel punto - conclude la deputata Ars - non conterà più nulla”.

CATALFAMO: “INUTILI ASSALTI ALLA DILIGENZA, GOVERNO MUSUMECI VICINO AL COMPRENSORIO DEL MELA”

“Come sempre il nostro territorio è ostaggio delle dichiarazioni sparate nel mucchio da parte degli ambientalisti che spesso fanno terrorismo mediatico per nulla come è già successo in passato.”
Il riferimento dell’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, è alla vicenda legata all’inceneritore e alla scelta del governo regionale di schierarsi contro in tempi non sospetti, nonostante i dubbi avanzati da qualcuno.

“La sentenza del Tar che sospende il piano paesaggistico - che deve essere riapprovato dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali, in questo caso lo stesso Musumeci ha la delega, ndr - motiva il governo regionale entro il 27 ottobre a prendere una decisione. Non si creino allarmismi per nulla. Il Presidente Musumeci e tutta la maggioranza hanno da sempre mostrato vicinanza al territorio del Mela, con i fatti. Ricordo a me stesso i fondi stanziati per il recupero di strutture cosparse di amianto, gli atti per fermare la costruzione dell’inceneritore, il piano rifiuti prossimo al suo iter in aula che lascia fuori dalla porta l’utilizzo di inceneritori e discariche, i risultati ottenuti con la raccolta differenziata. Siamo sempre stati vigili sull’operato di questo governo regionale anche quando il dito dei miscredenti era puntato nella direzione sbagliata, come nel caso delle autorizzazioni per la costruzione dell’inceneritore del Mela un anno fa.”

Aggiunge Catalfamo:

“Le responsabilità erano del Ministero dell’Ambiente ma tutti aspettavano il parere - non vincolante - della Regione che è poi arrivato su input di una nostra mozione. Sul dissesto idrogeologico, strumento a cui il piano paesaggistico nell’Ambito 9 guarda, questo è il governo che più ha stanziato fondi. Quindi non c’è da creare allarmismi. Secondo voi da un lato spendiamo molte risorse regionali per bonifiche e ripristino di frane per poi mancare l’opportunità di confermare senza impegno di spesa un atto - il piano paesaggistico - in grado di tutelare il territorio rispetto a chi vorrebbe speculare con l’edilizia industriale per esempio? Stiano sereni i miscredenti, questo è il governo regionale più sensibile alle tematiche ambientali, noi comunque sul tema restiamo vigili e presenti.”


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