Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

VIOLINISTA MUORE DI PARTO ALL’OSPEDALE DI PATTI: FATALITÀ O MALASANITÀ?

Angelina Pintaudi, musicista 38enne di Sant'Angelo di Brolo, già madre di una bambina di 3 anni, è morta di parto all'ospedale "Barone Romeo" di Patti. La tragedia si è consumata nel volgere di poche ore nella sala parto dell’Ospedale. Angelina era stata ricoverata per il parto naturale che avrebbe portato la gioia di un bel fratellino alla primogenita della coppia. Ma quello che doveva essere un evento lieto si è trasformato in tragedia. Non è dato conoscere la dinamica e l’evoluzione dei fatti che hanno portato alla morte della puerpera. I medici sono riusciti a far nascere il bimbo che Angelina portava in grembo.

Patti (Me), 24 ott 2019 – Fatalità o malasanità? E’ la drammatica domanda cui dovranno dare una risposta le indagini avviate dalle forze dell’ordine e dalla stessa Azienda Sanitaria per la morte di Angelina Pintaudi, musicista 38enne di Sant'Angelo di Brolo, già madre di una bambina di soli 3 anni, morta di parto nella tarda mattinata di oggi all'ospedale "Barone Romeo" di Patti (Me), nel dare alla luce il suo secondogenito.
La tragedia si è consumata nel volgere di poche ore nella sala parto dell’Ospedale, dove Angelina Pintaudi era stata ricoverata per il parto naturale che avrebbe portato la gioia di un bel fratellino alla primogenita della coppia di S. Angelo di Brolo, sui Nebrodi, in provincia di Messina.
Ma quello che doveva essere un lieto evento si è trasformato in tragedia. Improvvisamente Angelina, conosciuta ed apprezzata violinista, madre e moglie amorevole, sembra abbia perso conoscenza. Non è dato conoscere la dinamica e l’evoluzione dei fatti che hanno portato alla morte della puerpera. I medici sono riusciti a far nascere il bimbo che Angelina portava in grembo, ma a nulla sono valsi i tentativi e gli sforzi per tenere in vita la giovane madre.

La disperazione ha preso il posto della gioia ed ogni attimo successivo è stato di sconforto, di disperazione, di rabbia e di dolore.
Arresto cardiaco? Attacco epilettico? Sono molteplici le ipotesi ‘popolari’ che si affastellano attorno ad un dramma che coinvolge familiari, parenti e amici di Angelina e del marito, ma non soltanto, poiché la madre-violinista è assai conosciuta in tutta quell’area dei Nebrodi dov'è nata e cresciuta, e dove ha svolto le sue attività musicali e sociali, cui era dedita da tempo.

La Polizia sarebbe intervenuta su sollecitazione dei parenti della donna morta e la stessa direzione dell’Asp di competenza avrebbe avviato una indagine interna per risalire alle cause del decesso, in un’epoca in cui le morti per parto sono (forse) da considerarsi sempre più rare e tuttavia spesso presenti nelle cronache di malasanità. Ma è presto e al momento del tutto fuor di luogo fare illazioni sulle cause che hanno portato via una madre e una moglie a questa sfortunata famiglia. Le indagini avviate in sede sanitaria e penale cercheranno di risalire alle ragioni della disgrazia.

La Polizia di Patti e la dirigente Giusy Interdonato sembra abbiano già avviato le indagini per questa assurda quanto tragica morte. L’acquisizione della cartella clinica dovrebbe essere il primo passo, assieme all’indagine interna disposta dalla direzione dell'Asp.
Sembrerebbe così lontano quell'anno 1973 quando Nelly Fioramonti, moglie di Tony Cucchiara, con il quale avevano costituito un duo folk, inciso vari dischi e partecipato al Festival di Sanremo, moriva a soli 34 anni a causa di un parto difficile, in cui venne alla luce il loro secondo figlio. Ma ancora oggi la cronaca è costretta a raccontare simili insopportabili, assurde tragedie.

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