Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Borse di studio. Bandi-farsa per gli alunni siciliani, non ci sono i soldi

M5S: “Bandi-farsa per le borse di studio degli alunni siciliani. Graduatorie inutili, non ci sono i soldi”. I deputati Di Paola, Di Caro, Schillaci e Trizzino: “Mancano 36 mln € che la Regione non ha mai stanziato, le famiglie che hanno diritto al sussidio sono state prese in giro”.

PALERMO (6 novembre 2019) - “Le borse di studio per gli alunni delle scuole siciliane sono l’ennesima farsa del governo Musumeci: non sono mai stati stanziati i 36 milioni di euro necessari per finanziare il sussidio per i circa 85 mila studenti delle scuole primaria e secondaria di primo e secondo grado che ne hanno fatto richiesta negli ultimi tre anni. Ci sono le graduatorie degli aventi diritto, ma sono un bluff, perché non c’è alcuna copertura finanziaria. In pratica le famiglie sono state prese in giro”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars, Nuccio Di Paola, Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino, dopo aver appurato, durante la seduta di oggi, il grave problema.

“Abbiamo intanto appurato che c’è un gravissimo ritardo nell’erogazione delle borse di studio degli anni scolastici 2014-15 e 2015-16, per 12 mln € ogni anno. A quanto pare i contributi verranno pagati alle famiglie entro dicembre di quest’anno. Ma la cosa molto più grave è che le borse di studio degli ultimi tre anni scolastici sono totalmente prive di copertura finanziaria. Fino al 2016 venivano erogate dallo Stato, nello stesso anno il governo nazionale ha bloccato questa misura e nessuno nella nostra Regione ha pensato a sopperire a questa mancanza, come hanno fatto invece altre Regioni. Il risultato è che mancano 36 milioni di euro, 12 per ciascun anno scolastico, per finanziare le borse di studio per le quali invece sono state compilate le graduatorie degli aventi diritto, come se niente fosse, come se ci fossero le somme necessarie. Un fatto assurdo, che penalizza i siciliani e che rappresenta l’ennesima vergogna di un governo-farsa. Forse Musumeci sperava che nessuno si accorgesse di questa anomalia?”, concludono i deputati.

Emanati bandi senza copertura finanziaria

"La vicenda delle borse di studio per gli studenti siciliani si arricchisce dell'ennesimo colpo di scena, con la scoperta che i bandi degli ultimi tre anni sono illegittimi."

Lo dichiara Marianna Caronia, dopo che stamattina i dirigenti dell'assessorato regionale dell'istruzione hanno comunicato che i bandi per gli anni dal 2016 non hanno copertura a seguito dei tagli apportati dalla Legge finanziaria nazionale da quell'anno.

"Dopo aver chiesto al Governo di attivarsi per sbloccare oltre 50 milioni di fondi destinati ai giovani siciliani e fermi dal 2014 - ricorda Caronia - l'assessorato anche per bocca dell'Assessore Lagalla aveva assunto impegni formali anche se aveva cercato delle scusanti: prima adducendo una presunta carenza di personale e poi scaricando la responsabilità sui Comuni."

Per Caronia, "oggi si scopre che non solo quelle scuse erano infondate ma che per ben tre anni la Regione ha emanato dei bandi del tutto illegittimi, perché privi di copertura finanziaria già dal 2016.
A questo punto sorgono diversi problemi, tutti politici: cosa ha fatto l'Assessore Lagalla quando ha partecipato alle Conferenze Stato-Regioni? Si è accorto o no che gli mancavano a bilancio oltre circa 10 milioni annui? O forse l'erogazione delle borse di studio non rientra fra le priorità del Governo?
E poi come è possibile che di fronte ad una Commissione legislativa dell'ARS, degli alti dirigenti della Regione siano venuti a riferire informazioni così sbagliate, sostenendo che le borse di studio erano bloccate per assenza di personale e che si sarebbe provveduto?"

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