Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

ALLUVIONE 2010, CONDANNATO IL COMUNE DI NASO

Il tribunale di Patti ha condannato il comune di Naso a risarcire i danni subiti da un cittadino in occasione della alluvione del febbraio 2010 che ha interessato la zona dei Nebrodi.

21 febb 2020 - Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OCPM) del 2010 era stata prevista una indennità per gli alluvionati. Come spesso accade nel nostro Paese, l’ordinanza è rimasta lettera morta. Per fortuna è intervenuto il tribunale a tutelare il sig. Esposito, difeso dall’avv. Danilo Salvato, la cui abitazione era rimasta così gravemente danneggiata da indurre il comune di Naso a demolirla per ragioni di sicurezza pubblica. Si tratta dell’ennesima prova della mancanza di attività di prevenzione a tutela del territorio.

Al riguardo, un’amara riflessione che nasce dal primo rapporto Ance-Cresme del 2002 consultabile al sito: http://www.ance.it/docs/docDownload.aspx?id=8489, dal quale emerge che per mettere in sicurezza il territorio servirebbero 1,2 mld all’anno. Per i sette maggiori terremoti degli ultimi 45 anni gli stanziamenti statali complessivi superano i 110 miliardi di euro per le opere di ricostruzione, a fronte di poco più di 40 mld (1,2 mld x 45 anni) che si sarebbero invece spesi per la prevenzione.

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