Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

CORONAVIRUS IN UE: “FARE CHIAREZZA SULLA REALE PORTATA DEL RISCHIO IN EUROPA”

Test Coronavirus in UE. Corrao (M5S): “In Italia più casi che negli altri Paesi per i maggiori controlli?”. L’eurodeputato Cinquestelle interroga la Commissione Europea

Palermo, 25 febbraio 2020 - “Nelle ultime ore i medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avanzano una possibile relazione tra il numero delle persone contagiate dal coronavirus e i test effettuati negli Stati membri dell’Ue. Numeri italiani che appaiono assolutamente sbilanciati soprattutto se raffrontati con quelli degli altri Paesi europei. In sostanza, il più alto numero dei casi identificati in Italia potrebbe essere correlato solo ad una più diffusa e intensa azione di screening”.
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, con una interrogazione rivolta alla Commissione Europea, chiede chiarezza a Bruxelles sulle differenze di approccio alla crisi epidemiologica degli stati membri dell’Unione Europea.

“I numeri ufficiali delle autorità sanitarie - spiega Corrao - parlano per l’Italia di oltre 4mila test già effettuati, mentre ad esempio in Francia le autorità comunicano circa 400 test effettuati. Nel nostro Paese la possibilità di effettuare o meno gli screening è demandata ai medici territoriali competenti dopo una prima valutazione dei sintomi. Attualmente in Europa 366 ospedali e 73 siti pediatrici delle reti PREPARE, COMBACTE e PENTA stanno contribuendo, tramite sforzi collettivi, nella standardizzazione delle informazioni raccolte dai pazienti affetti. Serve però chiarezza sulla reale portata del rischio e del fenomeno in Europa. Per questa ragione ho chiesto alla Commissione Europea di rendere noto il numero totale e quello medio dei test effettuati per ciascuno Stato membro dell’Unione Europea e la percentuale di risultati positivi in relazione ai test” - conclude Corrao.

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