Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SAN GIUSEPPE PROTETTORE DELLE PANDEMIE E DELLA PESTE

San Giuseppe, Patrono d’Italia, viene particolarmente invocato in tutto il Mondo in occasione di pandemie invincibili e misteriose, quando il reale senso della vita si fa sfuggente e grave

19 MARZO 2020 - «The Glories of the Catholic Church» è un libro pubblicato intorno 1923 e scritto da John Gilmary Shea, Henry Athanasius Brann e Richard Challoner. Il volume, considerato importante (e introvabile), racconta “Quanto è potente San Giuseppe nel curare chi si affida a lui, mettendolo al sicuro anche dal più grande di tutti i mali, la peste!”.
San Giuseppe – racconta il libro –  “Ha difeso la città di Alenson (un comune francese, oggi di 28.459 abitanti, in Normandia) dall’esserne completamente distrutta circa dieci anni fa, per via di un voto solenne di celebrare per sempre la sua festa”.
La peste nera fu una pandemia nata, probabilmente nel 1346, nel nord della Cina. Si diffuse attraverso la Siria, arrivò in Turchia, poi in Grecia. Nel 1347 arrivò in Sicilia e poi a Genova. Si allargò alla Francia e alla Spagna. Nel 1349 raggiunse l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda.
Nel 1353 la malattia prese a scomparire, dopo avere infettato tutta l'Europa: fu sterminata un terzo della popolazione, quasi 20 milioni furono i morti.
Quando la peste devastò l’Europa, venne invocato San Giuseppe e divenne miracolosa la sua intercessione.

Nel 1638, per un ragazzo di appena 7 anni, colpito dalla peste, i familiari fecero voto a San Giuseppe: se avesse salvato il figlio e la famiglia, per nove giorni avrebbero pregato nella chiesa intitolata al suo nome. Il bambino venne condotto a St. Laurence, nella casa degli appestati, temendo che contagiasse tutti quanti e lì guarì del tutto. Nessun altro della famiglia venne infettato.

San Giuseppe è invocato spesso per preservare dalla peste e malattie epidemiche e pandemiche. Ricorrere a San Giuseppe ed a lui fare voto è tutt’oggi in uso nella cultura cristiana. San Giuseppe intercessore divino, intercede presso il Signore perché salvi i malati e preservi dalla malattia; insegna a confidare nel Signore e a Lui ci affida.
A San Giuseppe è dedicato l’oratorio edificato nel 1730 a Briosco, in Brianza, per dare degna sepoltura ai morti per la peste del 1630. E' una piccola chiesa utilizzata come lazzaretto per i contagiati di peste ed altre malattie. Tra gli affreschi ve n’è uno raffigurante la Madonna con bambino e S. Giuseppe. L’oratorio di S. Giuseppe fu utilizzato nel 1836 come ricovero per gli ammalati di colera.

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