Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

FederPetroli: "Le dichiarazioni di Luca Lotti una vergogna a regola d'arte"

Ieri le maggiori testate giornalistiche hanno dato evidenza di alcune dichiarazioni rese da dall'on. Luca Lotti alla Procura di Milano in merito al coinvolgimento di ENI in alcune delicate situazioni politiche italiane e della nomina dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura.

Roma, 6 Maggio 2020 - Seguono nelle ultime ore le dure dichiarazione del Presidente di FederPetroli Italia - Michele Marsiglia “Una vergogna, una manovra a regola d'arte l'uscita delle dichiarazioni dell'On. Lotti a pochi giorni da un C.d.A. ENI per ratificare le nomine e la riconferma dell'Amm. Del. Claudio Descalzi e, puntuale con l'Assemblea degli azionisti in programma il prossimo 13 Maggio. E' chiaro il volere di qualcuno di infangare e destabilizzare la compagnia petrolifera italiana e i suoi vertici. Sapevamo che le nomine di conferme ENI avrebbero sicuramente configurato guerre interne e questo mandato non sarebbe stato una passeggiata ma si inizia prima del previsto, siamo pronti ai nostri posti ed l'indotto energetico italiano non ci sta a queste commediole. Però questa volta non si parla di Giustizia ad orologeria ma bensì di qualcuno e, i nomi degli illustri personaggi che giocano a confondere le carte si sanno nei Palazzi Romani ed anche fuori, soggetti che per la vendita di qualche libro in più o per qualche ospitata televisiva da complottisti, stanno giocando a destabilizzare una compagnia petrolifera come ENI. Non solo, questi incoscienti mi dispiace che il più delle volte riescano anche a confondere le Procure, rischiando di penalizzare ancor più in questo momento, un indotto economico in Italia ed all'estero".

Continua Marsiglia "L'obiettivo è Descalzi, personaggio troppo scomodo sia in Italia che in Africa, soggetto non legato a partiti politici e quindi uomo di azienda con una visione di sviluppo economico ma non di poltrone e poltroncine. E' evidente che si vuole destabilizzare ENI, anche da parte di altre compagnie petrolifere, è troppa l'espansione che si sta avendo in Congo e Nigeria, terre di petrolio e di gas appetibili a tanti sul piano internazionale, per non parlare dello sviluppo del Mozambico, ancora in fase embrionale ma in piena operatività".

"A giorni ci sarà una nuova udienza a Milano per l'affair nigeriano ENI-SHELL OPL245, tempo al tempo e chi veramente sta facendo questo pagherà, pagherà con la Giustizia e come sta accadendo, verrà fuori che l'Italia, ancora una volta per piccoli e sbruffoneschi personaggini da operetta, continua ad essere sotto scacco e ricatto, una grande vergogna per il nostro Paese, che dovrebbe preservare e difendere anche all'estero le aziende strategiche del nostro patrimonio industriale" - conclude Marsiglia.

Commenti