Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

Spiagge libere in Sicilia: no alla riduzione degli spazi

M5S: “No alla riduzione degli spazi riservati alle spiagge libere. Tutti i cittadini hanno diritto di andare al mare”

Palermo 13 maggio 2020 - “È inconcepibile che l'unica soluzione per consentire ai gestori dei lidi di affrontare al meglio la fase di ripartenza, sia quella di privatizzare la spiaggia pubblica a danno della collettività. Tutti i cittadini hanno il diritto di andare al mare, anche coloro che non possono permettersi di pagare biglietti di ingresso, specie le famiglie numerose”.
A dichiararlo sono i deputati 5stelle della Commissione Ambiente all’Ars, Nuccio Di Paola, Giampiero Trizzino, Valentina Palmeri e Stefania Campo, a proposito della proposta dell’allargamento dei lidi balneari alle spiagge libere avanzata oggi in commissione dai gestori dei lidi e che l'assessore Cordaro si è dichiarato disposto ad approfondire.

“Nel ricordare – dicono i 4 parlamentari 5 stelle - che ci sono delle norme nazionali che vietano quest'operazione e che i gestori dei lidi sono stati esentati dal pagamento del canone per quest'anno e godranno della riduzione del 50% per il 2021, cercheremo di far valere la nostra netta contrarietà all’ipotesi di contrazione delle spiagge”.

“Conosciamo benissimo purtroppo - spiegano i deputati - il tracollo economico e d’impresa che stanno vivendo i titolari degli stabilimenti balneari in Sicilia e a loro va tutto il nostro supporto, testimoniato anche dagli impegni del governo nazionale per la categoria come gli indennizzi e gli sgravi fiscali, ma il compito del governo regionale è anche quello di salvaguardare l’ambiente e far rispettare le normative”.
“La scelta dei turisti di venire in Sicilia e di non fermarsi nelle spiagge attrezzatissime di altre regioni d'Italia - aggiungono i deputati - è legata ad una voglia di natura e di libertà che dobbiamo salvaguardare. Attorno alle spiagge libere ed al turismo che esse richiamano, basano la loro economia migliaia di attività all'esterno della spiaggia che offrono i loro servizi al bagnante. Tutte imprese piccole e medie che, in coesistenza con gli stabilimenti balneari, garantiscono redditualitá a tutte le attività economiche che gravitano attorno al turismo”.
“Il governo Musumeci - concludono - non può non tenere conto di tutte queste motivazioni e si opponga alla privatizzazione delle spiagge siciliane”.

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