Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

Coronavirus lockdown: canta che ti passa

Coronavirus. Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown. 5 Aprile – 21 Aprile 2020. Più tempo per cura dei figli, tv e musica, relazioni sociali e attività creative. Un quarto della popolazione ha cantato, suonato o ascoltato musica

Roma, 5 giu 2020 - Nel periodo di lockdown la popolazione è stata spesso impegnata anche in attività di svago creativo legate alla musica (cantare, suonare, ascoltare musica), alle arti figurative (disegno, pittura scultura), alla scrittura e alla creazione di oggetti artigianali o di bigiotteria. Tali attività hanno riguardato il 42,2% della popolazione di 18 anni e più. Tra le attività di tipo creativo il canto è quella che ha coinvolto la maggior quota di persone (il 24,6%), soprattutto donne (27,9% contro 21,1%).
Se si considera la frequenza almeno settimanale di queste attività di tipo ricreativo si osserva, rispetto al 2015, un notevole incremento. Per il canto, ad esempio, la quota di chi dichiarava di avere cantato con una frequenza almeno settimanale era pari al 2,6% mentre nel periodo del lockdown ha raggiunto il 15,9%.

Dolci, giochi, manutenzione della casa e canto per i più giovani

Analizzando i profili dei giovani di 18-34 anni si osserva che le attività di svago con cui hanno trascorso maggiormente il tempo libero sono risultate la preparazione di pane, pizza e dolci (59,5%), le attività di manutenzione della casa, (37,8%), i videogiochi (37,5%), i giochi di carte e con amici su Internet (rispettivamente il 35,1% e il 31,9%) e il canto (33,6%).
Emergono alcune differenze di genere: i ragazzi hanno messoal primo posto i videogiochi (51,7%), le ragazze la preparazione di pane, pizza e dolci (72,9%). Sebbenela quota di ragazzi che si sonodilettati nella preparazione di dolci e prodotti lievitati sia più contenuta (46,8%), questa attività occupa la seconda posizione nelle loro preferenze.
Tendenzialmente, tutti i tipi di gioco sono stati tra i passatempi preferiti in questa fascia d’età. La quota di chi ha giocato ai videogiochi, ad esempio, è pari al 37,5% tra i giovanifino a 34 anni e scende al 3,9% tra la popolazione ultra64enne. Stesse differenze per i giochi di società e i giochi via internet con gli amici.

Tv e relazioni sociali: i due grandi pilastri nel periodo di lockdown

Passando a considerare le attività di tempo libero, quella che ha coinvolto il maggior numero di cittadini riguarda l’uso dei mezzi e dispositivi (93,6%) che, nella fase 1, sono stati un indispensabile canale di aggiornamento sull’evoluzione della situazione oltre che di intrattenimento.
La TV, vista dal 92% dei cittadini, si conferma la compagna di viaggio soprattutto nei momenti più difficili e per le categorie più vulnerabili: i livelli i più elevati si sono osservati tra la popolazione anziana di 65 anni e più che, nella quasi totalità dei casi, ha fruito di questo mezzo di comunicazione (96,2% dei casi).

Tra coloro che ne hanno fruito nel corso della giornata,quasi uno su due (45,9%) ha dedicato più tempo del solito alla fruizione del mezzo televisivo. Sono soprattutto i giovani fino a 34 anni e le persone nelle classi di età centrali ad avere visto la TV in misura maggiore rispetto al periodo precedente: 53,2% tra i 18 e i 34 anni e 50,1% tra i 35 e 54 anni.
Il 22% circa ha ascoltato la radio, con livelli più elevati di ascolto tra le persone di età compresa tra 55 e 64 anni (27,1%).Poco meno di uno su tre ha dedicato più tempo alla fruizione di questo mezzo di comunicazione. L’altra attività di tempo libero più praticata sono stati i contatti sociali, ovviamente tramite i canali consentiti.

Tre cittadini su quattro hanno curato le loro relazioni sociali come hanno potuto, in un momento in cui le visite e gli incontri a familiari e amici non erano consentiti. Il 62,9% ha sentito telefonicamente o tramite video chiamate i propri parenti: lo hanno fatto soprattutto le donne (68,4% rispetto al 57% degli uomini). Anche i rapporti con gli amici sono stati curati attraverso questi due canali: lo ha fatto un cittadino su due, senza significative differenze in base al genere.
La cura dei rapporti sociali, come registrato per le attività di cura dei figli, fa registrare un diffuso incremento del tempo dedicato. Il 63,5% di chi ha sentito amici vi ha dedicato più tempo del solito. Analogamente il 59,6% di chi ha sentito i parenti ha dedicato a questa attività più tempo di quanto accadeva nel periodo precedente al lockdown.

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