Esodo di Pasqua: 10 milioni in viaggio, +13% al Sud e nelle isole

ESODO DI PASQUA E PONTI DI PRIMAVERA,  IN VIAGGIO OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI  SULLE STRADE E AUTOSTRADE ANAS.  L’AD GEMME: “RIMOSSI 1.045 CANTIERI, CIRCA L’80% DEL TOTALE”.  SICILIA, ANAS: IN VISTA DELL’ESODO DI PASQUA, LIBERATI TRE RESTRINGIMENTI SULLA A19 “PALERMO-CATANIA”    Roma, 16 aprile 2025 -  Anas, società del Gruppo Fs Italiane, in vista dell’aumento dei flussi di traffico per gli spostamenti delle festività pasquali e i ponti di primavera ha deciso di   rimuovere fino al 5 maggio gran parte dei cantieri . L’obiettivo è garantire una migliore percorribilità e prevenire i disagi alla circolazione.   “Per consentire a tutti di percorrere le strade e autostrade Anas con serenità durante le vacanze di Pasqua e di primavera abbiamo rimosso 1.045 cantieri, circa l’80% dei cantieri” ha dichiarato l’AD di Anas  Claudio Andrea Gemme . “Si tratta di un’operazione fondamentale – prosegue l’AD  Gemme  - per garantire il di...

Filastrocca «Il Leone e il Topo riconoscente» (M. Mòllica)

Mimmo Mòllica trascrive in versi e rime un’altra delle più belle favole di Esopo: «Il leone e il topo riconoscente», favola scritta da Esopo nel VI secolo a.C. L'importanza dell’amicizia e il rispetto dei più ‘piccoli’ da parte dei potenti è la metafora del racconto.

Filastrocca «Il Leone e il Topo riconoscente»

Correva un topolino sul leone
che appena sveglio stava per mangiarlo,
stava per far davvero un sol boccone,
ma il topo supplicò di risparmiarlo:
«Saprò ricompensarti ben benone».

Ridendo a crepapelle del briccone
l’umile topolino lasciò andare.
Passato un certo quel leone,
che il topo ben pensò di risparmiare,
dai cacciatori venne catturato
e con la corda a un albero legato.

Il topo udì i lamenti del leone
e corse ad aiutarlo prontamente,
la belva liberò dalla prigione,
rosicchiata la corda finalmente.

«Tu mi hai deriso, però poi m’hai salvato –
il topo disse – ma non credevi affatto
che sarei stato un giorno tanto grato,
e non immaginavi che avrei fatto,
e invece proprio io ti ho liberato».

«Adesso, fatta tu questa esperienza
saprai che pure un topo di campagna
è ben capace di riconoscenza,
che anche il potente a volte ci guadagna
se il debole ha trattato con coscienza».

Mimmo Mòllica ©

La favola mostra come, con il mutare delle circostanze, anche i potenti possono avere bisogno dei deboli. Un piccolo amico può dimostrare una grande amicizia.

La favola di Esopo eleva il valore del rispetto dei più deboli e dell’amicizia, indipendentemente dal potere e dal prestigio sociale ed economico.
La vicenda vede protagonisti un leone e un topolino, ma sappiamo che Esopo sostituiva spesso gli animali agli umani, volendo tuttavia riferirsi propri agli uomini.
Così il leone che agguanta il piccolo topo e sta quasi per mangiarlo, accoglie l’implorazione del topolino di avere salva la vita, offrendogli in cambio riconoscente amicizia. Il leone lascia così vivere il topolino.
Ma quando viene catturato da cacciatori e legato a un albero sarà proprio il topolino a liberalo rosicchiando le corde che lo tengono legato.
Quale migliore morale: un piccolo amico può dimostrare riconoscenza e grande amicizia.
Esòpo (620 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, particolarmente noto per le sue favole morali.

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