1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

L'Inps listata a lutto per danneggiarne l’immagine

Atto vandalico presso le sedi dell’Inps. L'Inps listata a lutto per danneggiarne l’immagine . Questa mattina, nell’ingresso di molte sedi territoriali dell’Inps sono apparsi dei falsi necrologi che riportano nomi, date e motivazioni del decesso di persone inesistenti

Roma, 8 luglio 2020 - Questa mattina, nell’ingresso di molte sedi territoriali dell’Inps sono apparsi dei falsi necrologi che riportano nomi, date e motivazioni del decesso di persone inesistenti
con l’evidente scopo di danneggiare l’immagine dell’Istituto, intimidire i lavoratori, con la conseguenza di sollevare risentimenti ingiustificati da parte degli utenti. Si tratta di un atto vandalico che non solo danneggia l’immagine dell’Istituto e dei suoi lavoratori, ma costituisce un gesto di disprezzo verso le Istituzioni tutte. Riteniamo scandaloso questo attacco alla principale istituzione italiana a tutela del welfare nazionale.

L’Inps fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 si è riorganizzato
per far fronte alle enormi necessità determinate dalle decisioni del Governo e del
Parlamento che hanno introdotto nuove prestazioni a sostegno delle famiglie, dei
lavoratori e delle imprese. Nel contempo i lavoratori dell’Istituto hanno garantito,
in un contesto economico e sociale molto complesso, anche il regolare pagamento
delle prestazioni ordinarie nella consapevolezza di rappresentare una risorsa
essenziale per milioni di persone in difficoltà.
L’Inps con i suoi dipendenti non si lascerà intimidire e continuerà a
lavorare nei prossimi mesi con la massima energia ed impegno per
garantire i servizi e servire il Paese.
In ogni caso, l’Inps tutelerà la propria immagine e la sicurezza dei propri dipendenti
in tutte le sedi necessarie, comprese quelle giudiziarie.

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