Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

No al referendum, le ragioni del NO a Naso

NASO, PARTE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL NO AL REFERENDUM IN PROVINCIA DI MESSINA.

Messina, 29 agosto 2020 - Si aprirà Domenica 30 agosto, alle ore 18,30 presso il Teatro “Vittorio Alfieri” di Naso, la campagna elettorale per il No al referendum in provincia di Messina. L’iniziativa, promossa dal comitato locale nasense, presieduto dal giovane Carlo Fazio, vedrà anche la partecipazione di Antonio Matasso, docente universitario e responsabile provinciale dei Comitati “C’è chi dice no” promossi dal Partito Radicale. Secondo Matasso, «il taglio dei parlamentari, oltre a non rappresentare alcun risparmio concreto e ad indebolire ulteriormente il Parlamento, danneggerà soprattutto le regioni meridionali, che peseranno sempre meno nelle istituzioni, a tutto beneficio del Nord. Senza contare che una serie di territori periferici del Mezzogiorno, come i Nebrodi, non eleggeranno mai più alcun rappresentante».

Per sostenere il Comitato per il No della provincia di Messina, aperto alle adesioni di tutti i cittadini che abbiamo a cuore i problemi della democrazia e della rappresentanza, è sufficiente scrivere all’e-mail messina@noreferendum.it oppure telefonare allo 090 8969370. Per i promotori, «è importante respingere un’iniziativa rozza, demagogica e populista, che non colpisce i costi della politica ma i processi democratico-rappresentativi. È forse migliore una democrazia con meno eletti?».





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