1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

No al referendum, le ragioni del NO a Naso

NASO, PARTE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL NO AL REFERENDUM IN PROVINCIA DI MESSINA.

Messina, 29 agosto 2020 - Si aprirà Domenica 30 agosto, alle ore 18,30 presso il Teatro “Vittorio Alfieri” di Naso, la campagna elettorale per il No al referendum in provincia di Messina. L’iniziativa, promossa dal comitato locale nasense, presieduto dal giovane Carlo Fazio, vedrà anche la partecipazione di Antonio Matasso, docente universitario e responsabile provinciale dei Comitati “C’è chi dice no” promossi dal Partito Radicale. Secondo Matasso, «il taglio dei parlamentari, oltre a non rappresentare alcun risparmio concreto e ad indebolire ulteriormente il Parlamento, danneggerà soprattutto le regioni meridionali, che peseranno sempre meno nelle istituzioni, a tutto beneficio del Nord. Senza contare che una serie di territori periferici del Mezzogiorno, come i Nebrodi, non eleggeranno mai più alcun rappresentante».

Per sostenere il Comitato per il No della provincia di Messina, aperto alle adesioni di tutti i cittadini che abbiamo a cuore i problemi della democrazia e della rappresentanza, è sufficiente scrivere all’e-mail messina@noreferendum.it oppure telefonare allo 090 8969370. Per i promotori, «è importante respingere un’iniziativa rozza, demagogica e populista, che non colpisce i costi della politica ma i processi democratico-rappresentativi. È forse migliore una democrazia con meno eletti?».





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