Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

«Filastrocca della tartaruga e la lepre» di Mimmo Mòllica

Con la «Filastrocca della tartaruga e la lepre», Mimmo Mòllica ripropone la favola e la morale di Esopo. La lepre seppure molto più veloce della tartaruga perde la gara addormentandosi lungo il percorso. Sottovalutare l’avversario non è mai buona norma, così come confidare sulle qualità naturali non coltivate.


«Filastrocca della tartaruga e la lepre»

La Lepre e Tartaruga fan cagnara
per stabilir dei due chi è più veloce,
decidono perciò di fare a gara,
fissando il giorno e l’ora ad alta voce.

Così i due contendenti danno il via,
la lepre è più veloce e non rallenta,
già sembra un razzo, ma con apatia,
stanca lungo la strada si addormenta.

La tartaruga, invece, assai più lenta
non si ferma un istante, è più agguerrita,
supera anche la lepre sonnolenta
e vince immantinente la partita.

Morale:

La favola dimostra che assai spesso,
con volontà e perseveranza viva,
si ottiene molto più di chi è in possesso
di buone qualità che non coltiva.

Mimmo Mòllica ©

La tartaruga e la lepre si osteggiano per stabilire chi dei due sia più veloce, finché non decidono di fare una gara. Fissano il giorno, il percorso, il punto di partenza e di arrivo. Quindi prendono il via. La lepre, risaputamente più veloce, non si preoccupa più di tanto, corre per un po', ma poi si sdraia sul ciglio della strada e si addormenta. La tartaruga, invece, consapevole della propria lentezza, non smette di correre e perciò supera la lepre addormentata e vince la gara.

Morale della favola: spesso con tenacia, perseveranza e applicazione si ottiene di più che con le qualità naturali non coltivate. Non bisogna mai sottovalutare gli altri con la presunzione di essere migliori.

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