Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Valle del Mela: un nuovo impianto inquinante col via libera del Ministero

Il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera alla realizzazione di un nuovo impianto inquinante nella valle del Mela. Si tratta di una centrale termoelettrica proposta dalla Duferco, che già gestisce l’impianto siderurgico di Giammoro[1].

Un impianto inutile dal punto di vista energetico, sorgendo accanto ad una centrale ben più grande, quella di A2A, per la quale è in corso l’iter autorizzativo per la conversione a metano. Diventerebbero così due le centrali termoelettriche nella valle del Mela, a poche centinaia di metri l’una dall’altra e con finalità analoghe: un paradosso che probabilmente non ha eguali in nessun’altra parte del mondo. Tutto questo dopo che l'elettrodotto Terna è stato fatto passare sulla testa di tanti cittadini con la promessa che avrebbe ridotto l'inquinamento della centrale elettrica. Invece adesso abbiamo l'elettrodotto e la prospettiva di ben due centrali elettriche che farebbero aumentare determinate emissioni.

Il provvedimento del Ministero dell’Ambiente, che ha escluso il progetto dalla Valutazione di Impatto Ambientale, è palesemente illegittimo sotto vari profili. Diversi aspetti la cui valutazione costituisce un obbligo di legge non sono stati valutati.

Ad esempio vengono ignorati i possibili impatti sulle criticità ambientali già esistenti nella valle del Mela. L’impianto in questione emetterebbe circa 8 kg l’ora di ossidi di azoto. Si tratta di sostanze che, grazie agli elevati livelli di idrocarburi provenienti in gran parte dalla raffineria, si convertono facilmente in ozono, gas che a determinate concentrazioni risulta molto pericoloso per la salute umana, oltre a contribuire agli sconvolgimenti climatici (le alluvioni che ormai colpiscono continuamente anche il nostro territorio non insegnano nulla?).
Di recente i livelli di ozono hanno già superato i limiti di legge nella valle del Mela.

Cosa succederebbe se venisse realizzato il nuovo impianto della Duferco? Il provvedimento ministeriale non affronta affatto la questione, nonostante fosse stata oggetto delle nostre osservazioni. Il fatto di non aver motivato il rigetto delle nostre e di altre osservazioni rappresenta, già di per sè, un profilo di illegittimità tale da rendere il provvedimento annullabile.

Persino il parere del Ministero dei beni culturali (MiBACT) non è stato adeguatamente valutato. Per il MiBACT il progetto Duferco andava sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale anche in considerazione della “sensibilità del contesto, proiettato verso il golfo di Milazzo, territorio di grande pregio paesaggistico“. Invece secondo la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente il paesaggio del golfo di Milazzo è ormai irreversibilmente compromesso e quindi tanto vale deturparlo ancora di più. Un palese travisamento della realtà smentito dal Piano paesaggistico, secondo il quale la fascia costiera del golfo di Milazzo possiede ancora valenze paesaggistiche notevolissime, che vanno recuperate attraverso il graduale disinquinamento dell’area.

E' mai possibile che, qualsiasi sia il colore politico dei governi che si susseguono, i cittadini debbano sempre subire le ingiustizie di un Ministero dell’Ambiente quasi sempre accondiscendente con le industrie inquinanti?
Ovviamente non finisce qui. Il territorio non ne può più di altri impianti inquinanti e ripone le proprie speranze su ben altre vocazioni e potenzialità. Presenteremo innanzitutto ricorso gerarchico al Ministro Sergio Costa. Un Ministro che - almeno verbalmente - ha spesso mostrato una certa sensibilità verso i problemi della valle del Mela e la salute dei suoi abitanti. Adesso è giunto il momento di dimostrarla con i fatti. Il Ministro accolga il nostro ricorso e annulli il provvedimento illegittimo che autorizza, senza neanche una Valutazione di Impatto Ambientale, questo ulteriore affronto alla valle del Mela.

A.D.A.S.C.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela
Arci Messina APS
Coordinamento Ambientale Milazzo – Valle del Mela
Movimento “No inceneritori” – Valle del Mela
_____________________
[1] La documentazione della procedura ed il provvedimento del MATTM sono pubblicati al seguente link: https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/7247/10450

Commenti