Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

Onu approva risoluzione Falcone, via libera a cooperazione contro le mafie

Onu approva risoluzione Falcone. Antoci: “Adesso via libera a cooperazione contro le mafie”
 

Vienna, 17 ottobre 2020 – Era il sogno di Giovanni Falcone quello di investire sulla cooperazione internazionale per la lotta alle mafie. Era uno dei punti essenziali, secondo il Giudice, che avrebbe consentito di attuare tutti gli accorgimenti necessari per un’operazione a più ampio raggio contro le mafie nel mondo. “Oggi Falcone sarebbe stato felice di vedere che il mondo ritiene importante la lotta alle mafie” – dichiara Giuseppe Antoci, Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto ed ex Presidente del Parco dei Nebrodi scampato ad un attentato mafioso nel maggio 2016. “Adesso – continua Antoci - avanti con la cooperazione internazionale sulla lotta alle mafie che può rappresentare quel salto di qualità per consentirci di affrontare il tema come problema globale, così come di fatto sono ormai diventate le mafie”.  
Nella risoluzione approvata all’unanimità da 190 Paesi ci sono le idee di Falcone, le sue intuizioni e i suoi sogni. “Delegazioni di tutto il mondo per 4 giorni hanno discusso di lotta alle mafie – continua Antoci - rinnovando e migliorando quanto sancito dalla Convenzione di Palermo nel 2000. Per la prima volta si fa riferimento, in una risoluzione, al contributo di un singolo scrivendo: “la sua eredità sopravvive attraverso l’impegno globale per la prevenzione e la lotta alla criminalità organizzata”. Un’eredità, quella di Falcone, che oggi ottiene un grande riconoscimento ma che deve rappresentare per tutti noi un forte e rinnovato impegno di lotta alle mafie – conclude Antoci.

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