Miccichè: “Conte spieghi perché vuole fare morire la SiciliaPalermo, 4 nov 2020 – “Non lo voglio neanche pensare che Lazio e Campania siano state classificate regioni gialle perché dello stesso colore politico della maggioranza che sostiene il governo nazionale. E, quindi, non voglio neanche credere che si tratti di marchette sulla pelle dei siciliani. O c’è stato un palese errore, o qualcuno dovrà spiegarci perché le regioni più colpite dal Covid sono quelle meno colpite dalle decisioni del governo. Conte questa volta venga in tv per spiegarci i veri motivi per cui ha deciso di fare morire la Sicilia”. Lo dice in una nota il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
"Il governo Conte chiude i parchi archeologici ma tiene aperti i parchi, le ville e i giardini pubblici, consentendo l'ingresso anche ai minori. Non sapevo che l'archeologia e la cultura fossero fonti di contagio da #COVID19... Non si finisce mai di imparare".
A sottolinearlo è l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà (Lega), che commenta così sui suoi canali social il dpcm firmato da Conte, che prevede, tra le altre misure, la chiusura al pubblico dei luoghi della cultura.
_________________«Le strutture socio-assistenziali dell'Isola dovranno comunicare in breve tempo di avere adottato il Piano di prevenzione e controllo per il contenimento del contagio da Coronavirus e darne immediato riscontro all'assessorato regionale della Famiglia».
Lo afferma l'assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone , che ieri ha inviato un'apposita nota a tutte le strutture socio assistenziali della Sicilia indirizzata anche alle Asp, ai Comuni e alla Protezione civile regionale.
«La recrudescenza del contagio da Covid-19 che sta interessando in questi giorni anche la nostra regione - afferma Scavone - impone comportamenti molto rigorosi per la prevenzione e il contenimento della pandemia. Come spesso dichiarato dai Comitati tecnico scientifici - continua l'assessore - le case di riposo, le Rsa, le comunità alloggio e, più in generale, le strutture residenziali che ospitano soggetti fragili rappresentano luoghi dove è più alto il rischio di contagio e dove più gravi, e purtroppo a volte letali, risultano le conseguenze dell'infezione. Le strutture socio-assistenziali possono diventare, se non adeguatamente controllate, pericolosi focolai che possono mettere a rischio le stesse comunità ospitate».
Nella lettera inviata viene richiamata l'osservanza delle disposizioni della presidenza del Consiglio dei ministri in materia, oltre alle note assessoriali già inviate a febbraio, marzo e aprile scorso, con cui sono state impartite specifiche e dettagliate indicazioni per prevenire e contenere il contagio, in particolare la circolare n.1259 del 3 aprile.
Allo scopo di avere contezza dell'avvenuta adozione del Piano di prevenzione e controllo, ogni singola struttura socio assistenziale dell'Isola dovrà inviare apposita comunicazione all'indirizzo famiglia.albi@regione.sicilia.it.
«La nota è indirizzata anche alle Asp e ai Comuni - prosegue ancora il componente del governo Musumeci - sia per una rigorosa vigilanza sull'attuazione delle prescrizioni discendenti dai provvedimenti in materia sia regionali che nazionali sia per offrire la giusta e doverosa collaborazione a supporto delle strutture».
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