Rito della Luce: 21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile pensato da Antonio Presti

TORNA IL RITO DELLA LUCE ALLA PIRAMIDE 38° PARALLELO E RINASCE IL NUOVO ATELIER SUL MARE ASTEROIDE20049 ANTONIOPRESTI A VILLA MARGI,  21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile    Reitano (Me), 19/06/2025 - Il  Rito della Luce  pensato e voluto da  Antonio Presti  ritorna a Motta d’Affermo per l’apertura straordinaria della Piramide 38º Parallelo, opera monumentale simbolo della Fiumara d’arte. L’esperienza, gratuita e immersiva, consentirà ai visitatori di sperimentare il Rito della Luce, attraverso l’unico punto d’accesso alla Piramide. Si attraverserà un lungo cunicolo scuro, illuminato soltanto dalla luce che filtra dall’accesso. Poi il buio, lo stesso che Dante descrive  nel mezzo del cammin di nostra vita . Il visitatore procederà così a tentoni, potendo contare soltanto sui propri passi. Fino all’accesso alla Piramide, al solstizio d’estate, alla luce nuova che torna a indicare la strada.  Tra canti, danze e musiche, il ...

‘NDRANGHETA: "GIORNO STORICO PER LA CALABRIA, NON LASCIARE SOLO GRATTERI"


13 genn 2021 - «Nel giorno in cui la politica italiana, quasi incurante della drammatica emergenza in corso nel Paese, si azzuffa vergognosamente nella battaglia per le poltrone e per la gestione delle risorse in arrivo dal Recovery Fund, sembra quasi scontato - e quindi non degno di attenzione - un evento di enorme rilevanza politico-giudiziaria come l’apertura del maxi-processo Rinascita Scott contro la ’ndrangheta a Lametia Terme». Lo affermano in una dichiarazione congiunta le deputate del Gruppo Misto Piera Aiello e Alessandra Ermellino. «Solo il presidente dell’Antimafia Nicola Morra - prosegue il comunicato stampa - ha sentito il bisogno di farsi vedere nell’aula, salvando solo in minima parte la faccia alle istituzioni repubblicane. Con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, nonostante la solitudine nella quale lo stanno lasciando i partiti di ieri e di oggi, legge invece l’avvenimento come un grande segnale di speranza per tutti i calabresi, che ora possono ricominciare a fidarsi di chi combatte per la legalità. E’ fondamentale - concludono Aiello e Ermellino - che tutti gli italiani trovino il modo di far sentire solidarietà e vicinanza a chi spende la sua vita per contrastare la criminalità. E che, come nel caso di Gratteri, indica anche la possibile via d’uscita: da ultimo, l’ha fatto citando il contributo di personalità di grande spessore culturale come l’antropologo Vito Teti e il suo appello a “svuotare la ‘ndrangheta dall’interno”, unendo l’apporto delle università, della scuola, della società civile e della Chiesa».

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