Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

«1° Maggio, è Festa delle mani» di Mimmo Mòllica

[01/05/2021] - Il 1° Maggio è la Festa del Lavoro e dei lavoratori. In molti paesi del mondo vengono ricordate le lotte per la difesa e la conquista dei diritti dei lavoratori. È una festa importante, lieta e dolorosa al tempo stesso, perché ricorda le lunghe lotte operaie e sindacali per la conquista di diritti sociali ed economici: ad esempio, la riduzione dell’orario lavorativo a 8 ore al giorno e non più 12 o 16 ore, come veniva imposto prima. E le lotte per i diritti del lavoro hanno avuto esiti duri e gravi, con scontri di piazza e morte di lavoratori e agenti delle forze dell’ordine. Storia lunga e spesso dolorosa. Perfino la scelta della data della Festa del Primo Maggio non fu semplice (è ufficiale in Europa sin dal 1889, ma in Italia fu ratificata due anni dopo).
Oggi “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, lo stabilisce l’articolo 1 della Costituzione Italiana. Ed io desidero parlarvi del «lavoro» e delle «mani», dell’importanza dell’uno e delle altre attraverso il pensiero di letterati, filosofi e grandi pensatori. E attraverso una mia filastrocca.

«Filastrocca per la Festa del Lavoro» di Mimmo Mòllica

Il primo maggio domandò un bambino
al padre ch’era in piazza, un contadino,
perché segnava rosso il calendario,
se era festa oppure anniversario.

Il padre, con le braccia alzate,
mostrò quelle sue mani assai sciupate:
“Sono le mie compagne di lavoro,
valgono tanto, disse, più dell’oro.
E se tu vuoi sapere che ricorrenza è questa
guarda queste mie mani, oggi è la loro festa”.

Il figlioletto con gli occhi felici
corse a chiamare compagnetti e amici
gridando allegro di felicità:
“È festa delle mani, lo ha detto mio papà”.

Si levò lesto un volo di gabbiani,
si udì un festante, allegro battimani,
volarono aquiloni ed aeroplani,
salendo in alto, sempre più lontani.

E poi giunsero i nonni con gli anziani,
il fabbro, il pasticciere e gli artigiani,
sindaco, consiglieri e sacrestani,
il maestro e il direttore coi guardiani,
bimbi d’ogni colore ed italiani
portando cioccolata e marzapani,
roba da ingolosire anche i marziani;

arance, mandarini e melograni
raccolti dai bambini con le mani,
poi contadini e giovani paesani
con marmellate, frutti, miele e pani,
per la gioia di prete e parrocchiani.

Il giornalaio assieme ai quotidiani
donò quaderni, penne e libri strani,
e la fioraia rose e tulipani,
perfino al capo dei vigili urbani.

Ed un milione e centomila mani
di popoli vicini e anche lontani
spuntaron da satelliti e pianeti,
si unirono con quelle dei poeti,
e senza più confini né barriere
fecero sventolare le bandiere.

Con gran rispetto
per l’anatomia e il dottore,
non solo dentro il petto
abbiamo un cuore,
il cuore degli umani
è pure nelle mani.

E da quel dì lontano
si dice in italiano
«parlar col cuore in mano».

Mimmo Mòllica ©

Per Charles Darwin (padre dell'evoluzione della specie) “Il lavoro nobilita l’uomo”.

Per Voltaire, filosofo, scrittore e poeta, “Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno”.

Per Émile Zola, filosofo e scrittore francese “l’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza il lavoro”.

Per Albert Einstein, fisico tedesco, “Il genio per l’1% è talento e per il 99% è duro lavoro”.

Adriano Olivetti, ingegnere e politico italiano (la sua famiglia fondò la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere): “Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia, ma è per molti un tormento, il tormento di non averlo, di fare un lavoro che non serva, che non giovi a un nobile scopo”.

E le mani…

E le «mani», simbolo del lavoro, “secondo la vicenda di gesti creativi o micidiali donde s’è composto nel tempo il sembiante della terra che c’innamora: ingenuo e vissuto, barbarico e colto, via via che all’opera delle stagioni si veniva sovrapponendo la malizia attiva dell’homo faber e la sua manesca, curiosa ingegnosità di colono…”, come scrive Gesualdo Bufalino ne «L’Isola Nuda» (Bompiani).

“La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità. La prima l’ho trovata nel cuore di chi ama e la seconda nella mano di chi lavora” (Khalil Gibran).

“Per rendere un uomo felice, riempi le sue mani di lavoro, il suo cuore di affetto, la sua mente con uno scopo, la sua memoria con conoscenze utili, il suo futuro di speranza, e il suo stomaco di cibo” (Frederick E. Crane).

“Mi piacciono le mani, dentro c’è sempre la fatica, il desiderio, la meraviglia, il calore, il mondo” (Fabrizio Caramagna).

“La mano è il vero organo della civiltà, iniziatore dell’evoluzione umana” (Ernst Fisher, filosofo e giornalista).

“A volte mi guardo le mani e mi rendo conto che sarei potuto diventare un grande pianista o qualcosa del genere. Ma che cos’hanno fatto, le mie mani? Hanno scritto assegni, hanno allacciato le scarpe, hanno tirato la catena del water. Ho sprecato le mani. E la testa” (Charles Bukowski).

Le mani, che opera divina, che manesca ingegnosità. E allora, lasciamo le nostre mani in buone mani. Buona Festa delle.. Mani!

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