1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Condizioni di vita: per 1 famiglia su 3 peggiora la situazione, meno male (tutti soddisfatti)

26/05/2021 - Per 1 famiglia su 3 peggiora la situazione economica. Anche nelle fasi iniziali della pandemia, una quota rilevante di cittadini ha continuato a manifestare un giudizio positivo per la propria vita personale. Nella prima parte dell’anno le dimensioni della salute, delle relazioni familiari e amicali o del tempo libero, valutate nei 12 mesi precedenti, hanno continuato a soddisfare e gratificare quote elevate di  popolazione. Il giudizio sulla situazione economica personale è rimasto positivo per la maggioranza delle persone, ma è peggiorato tra i lavoratori autonomi. Emergono segnali di criticità per la situazione economica familiare: sale dal 25,7% al 29,1% la quota di famiglie che dichiarano un peggioramento rispetto al 2019.

44,3%
Persone che dichiarano
una elevata soddisfazione
per la loro vita
In crescita soprattutto tra le persone di
35-44 anni (dal 44,4% al 47,5%),

29,1%
Famiglie che hanno
visto peggiorare la
situazione economica
negli ultimi 12 mesi

58,0%
Persone di 14 anni e più
soddisfatte per la
situazione economica
personale
In calo la soddisfazione tra i
lavoratori autonomi (dal 54,7% al

LA SODDISFAZIONE DEI CITTADINI PER LE CONDIZIONI DI VITA – ANNO 2020

L’indagine Aspetti della Vita Quotidiana rileva la soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini
attraverso una pluralità di indicatori. La soddisfazione per la vita nel suo complesso è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui e misura quanto gli individui sentono di vivere una vita conforme alle loro aspettative al di là delle contingenze momentanee. Oltre che nella sua dimensione generale, la soddisfazione delle persone viene rilevata anche per alcuni ambiti fondamentali della vita quotidiana quali le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica. Per quest’ultima si rilevano le valutazioni delle famiglie sulla loro situazione economica negli ultimi 12 mesi e il giudizio sull’adeguatezza delle risorse
economiche di cui la famiglia dispone. La fiducia negli altri, invece, misura la qualità delle relazioni
sociali tramite quesiti utilizzati anche a livello internazionale. L’arco temporale di osservazione di
giudizi e valutazioni comprende quindi i 12 mesi precedenti l’intervista e, conseguentemente, i primi
mesi della pandemia.
L’analisi degli aspetti soggettivi del benessere individuale e delle dimensioni più rilevanti della
soddisfazione fornisce importanti elementi esplicativi della forte e positiva reazione manifestata dai
cittadini nelle fasi iniziali della pandemia e mette in luce, inoltre, le prime criticità.
Nonostante la pandemia aumenta la soddisfazione per la vita nel complesso
Alla domanda “Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”, in base a un
punteggio da 0 a 10 (dove 0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”), nel 2020 il
44,3% delle persone di 14 anni e più indica i livelli di punteggio più alti (8-10), il 41,3% giudica la
propria vita mediamente soddisfacente (6-7) mentre il 12,5% la valuta con i punteggi più bassi (0-5).
Rispetto al 2019, la quota di chi esprime i punteggi più alti sale dal 43,2% al 44,3%, a scapito
sostanzialmente dei punteggi più bassi (dal 14,2% al 12,5%).
A essere più soddisfatti sono le persone nelle classi di età centrali, i residenti al Nord, gli occupati
nelle posizioni più elevate o alle dipendenze e le persone più istruite.
La crescita del livello di soddisfazione ha riguardato uomini e donne in misura analoga. Nei vari
gruppi di età la quota di coloro che esprimono elevati livelli di soddisfazione è sostanzialmente stabile
o in aumento. In particolare, la crescita è stata più elevata tra le persone di 35-44 anni (dal 44,4% al
47,5%) e di 45-54 anni (dal 43,1% al 45,4%) (Figura 1a in allegato).

LA SODDISFAZIONE NEL 2020: I NUMERI CHIAVE
INDICATORE ITALIA 2020

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