Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

'Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani': la «Filastrocca dei vecchi»

La «Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica. Ricorre il 15 giugno la 'Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani', istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2006 per sensibilizzare i governi verso la tutela delle persone anziane: gli over 60 saranno il doppio entro i prossimi 30 anni ed una persona anziana su sei nel mondo è o è stata stata vittima di abusi. 

«Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica

Non si diventa vecchi
se gli anni son parecchi,
c’è tanta giovinezza
in un bacio e una carezza
di un caro nipotino,
e come del buon vino
migliora il suo sapore,
gli anni lo fan migliore.

Un uomo sarà vecchio
se guardandosi allo specchio
vede solo rimpianti,
delusioni abbondanti,
non crede più nei giochi
e sogni ormai ne ha pochi;
quando la nostalgia
soppianta l’allegria:
non basta qualche occhiaia
a fare la vecchiaia.

Non è una pandemia,
non è una malattia
la vecchiaia è una cura,
l’unica e più sicura,
giunta l’età senile,
per l’acne giovanile.

Mimmo Mòllica ©

[15/06/2021] - Si stima che tra il 2019 e il 2030 il numero delle persone di età pari o superiore a 60 anni crescerà del 38%, da 1 miliardo a 1,4 miliardi, superando globalmente i giovani. Questo aumento sarà maggiore e più veloce nei Paesi in via di sviluppo. Occorre perciò prestare maggiore attenzione alle particolari sfide a carico delle persone anziane, anche nel campo dei diritti umani. L'abuso sugli anziani è un problema che esiste sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati, ma è generalmente sottostimato a livello globale. Malgrado tutte le fasce di età siano rischino di contrarre il COVID-19, per le persone anziane il rischio di mortalità e gravità della malattia è decisamente più elevato. 
L'infezione da Covid_19 espone le persone di età superiore agli 80 anni a un tasso di mortalità 5 volte superiore alla media, anche in conseguenza di una condizione di base che aggrava le conseguenze del COVID-19. Già prima della pandemia da COVID-19, circa la metà della popolazione mondiale degli anziani, in alcuni paesi in via di sviluppo, non aveva accesso ai servizi sanitari di base, e la pandemia ha determinato un ridimensionamento dei servizi essenziali per patologie diverse dal COVID-19. 

“Nessuna persona, giovane o anziana, è sacrificabile”, ha spiegato il mese scorso il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Le persone anziane hanno gli stessi diritti alla vita e alla salute di tutti gli altri”, ha sottolineato Guterres. “La pandemia da COVID-19 sta causando indicibili paure e sofferenze agli anziani di tutto il mondo. Oltre al suo impatto diretto sulla salute, la pandemia sta esponendo gli anziani a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento. È probabile che abbia un impatto particolarmente devastante sugli anziani nei paesi in via di sviluppo”. 
Lo ha affermato António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.
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Foto di Manoel de Oliveira da Pixabay

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