Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Micciché: “Nulla da nascondere, ho dichiarato tutto"

Micciché: “Nulla da nascondere, ho dichiarato tutti i contributi ricevuti per la mia campagna elettorale del 2017”

23/06/2021 - “Non ho nulla da nascondere poiché tutto ciò che ho ricevuto da Girgenti Acque, è stato puntualmente dichiarato. Bastava chiamarmi ed avrei fornito tutte le spiegazioni e la documentazione in mio possesso. Tutti i contributi che ho ricevuto per la mia campagna elettorale, non solo quelli di Girgenti Acque, li ho puntualmente dichiarati. Ho anche la delibera del consiglio di amministrazione che ha deciso il contributo”.
Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha commentato le indiscrezioni che lo riguardano su presunti illeciti contributi elettorali.
_____________
Operazione Waterloo. Fava "Ristabilire ordine nel servizio idrico per affermare gestione pubblica"

Palermo, 23 giu 2021 - "L'indagine della procura di Agrigento conferma quanto era emerso durante le numerose audizioni svolte dalla Commissione antimafia sulla vicenda Girgenti Acque. Al netto dei profili penali, quello che traspariva, e che oggi le parole del procuratore Patronaggio confermano, era un quadro sconfortante di interessi privati, regalìe e
clientelismi come tratto distintivo di quella gestione privata delle risorse idriche. Clientelismi e illiceità rese possibili anche per la colpevole carenza di controlli e con la beffa di aver inflitto alla provincia di Agrigento anni di disservizio e di bollette salatissime.

Un sistema di potere opaco, trasversale, basato su favori, denari ed assunzioni, perpetrato per anni impunemente in sfregio al territorio e all’interesse dei siciliani. Grazie al lungo ed attento lavoro della
Procura di Agrigento, quel sistema è oggi finalmente messo a nudo.
E' depositata in Ars - e ci auguriamo che venga discussa al più presto - una mozione, a mia prima firma e sottoscritta dai deputati del movimento 5 stelle, PD e IV, che chiede interventi urgenti per mettere
ordine nella gestione del servizio idrico in Sicilia e per ristabilire il principio, consacrato dalle leggi e da un referendum ma sostanzialmente ignorato dai governi regionali, della gestione
pubblica dell'acqua in Sicilia."

Lo dichiara Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia e deputato regionale de I Centopassi.

Commenti