Peppino Impastato, un evento a Messina per alimentare la memoria

  Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia – Comitato provinciale di Messina – comunicato stampa – 7 maggio 2025 A 47 anni dall’omicidio di Peppino Impastato un evento a Messina per alimentare la memoria Il 9 maggio 1978 veniva ucciso dalla mafia Peppino Impastato, giornalista speaker di Radio Aut e militante di Democrazia proletaria. A distanza di 47 anni è ancora vivo l’esempio del ragazzo di Cinisi che ha sfidato il boss Tano Badalamenti. La tessera di iscrizione all’Ordine dei giornalisti venne rilasciata postuma a Peppino e porta la data del 9 maggio 1978, quella della sua morte. Un riconoscimento che è andato ben oltre l’onda emotiva di quell’assassinio per mano della mafia, nonostante all’inizio si tentò di spacciarlo per suicidio. Gli amici, i compagni di lotta, i democratici e gli antifascisti lo ricordano anche quest’anno recandosi nella strada a lui intitolata per portargli fiori di campo. L’appuntamento è alle ore 18 del 9 maggio 2025 in via Peppino Impastato (...

«Filastrocca del mozzicone dimenticato» di Mimmo Mòllica

 

La «Filastrocca del mozzicone dimenticato» di Mimmo Mòllica affronta un problema sottovalutato, di cui si parla poco o niente: quello dei mozziconi di sigaretta abbandonate in strada, in mare, sulle spiagge e nei luoghi naturali. Eppure gettare le cicche per terra è un gesto dalle gravi conseguenze per il nostro ecosistema.

«Filastrocca del mozzicone dimenticato»

Un mozzicone di sigaretta
stava adagiato su una spiaggetta
fra tante cicche spente e buttate
come se fossero là seminate.

Un ragazzino mentre giocava
al mozzicone raccomandava:
«Perché per terra voi ve ne state,
non lo sapete che qua inquinate? ».

Il mozzicone mortificato
disse: - «Qualcuno qua mi ha gettato,
io non ho colpa, non servo a niente,
sono lo scarto di certa gente.

Sono un rifiuto differenziato,
rifiuto tossico, di già fumato,
sono irritante, sono nocivo,
sono inquinante e radioattivo.

Chi mi ha gettato senza rispetto
non sa che vivo nel cassonetto.
Così, incurante, qua mi ha buttato,
come un rifiuto dimenticato».

- «Ma perché mai dimenticato?».
«Perché son piccolo, perciò si crede
che stia nascosto e inosservato,
ma nella sabbia tutto si vede».

Molti miliardi di cicche ogni anno
vengon gettate a terra o fuori,
sopra le spiagge, poiché lo fanno
tanti milioni di fumatori.

Lo sa anche un bimbo che non si getta
un mozzicone di sigaretta
come un «rifiuto dimenticato»
dal cittadino e dallo Stato.

Mimmo Mòllica  

Mozziconi di sigaretta, rifiuto tossico radioattivo «dimenticato». Dimenticato perché è un problema sottovalutato, di cui si parla poco o niente, malgrado la legislazione abbia fatto dei passi avanti negli anni recenti. Malgrado ciò, tuttavia, sembra non essere entrato veramente nella coscienza comune Eppure un mozzicone di sigaretta costituisce un rifiuto tossico radioattivo speciale, dimenticato da tanti.
E gettare le cicche di sigaretta sulle spiagge, nei prati o per terra è un gesto dalle gravi conseguenze, poiché è in grado di provocare danni irreparabili al nostro ecosistema.

Un mozzicone di una sigaretta senza filtro – infatti – impiega da 6 a 12 mesi per dissolversi, in funzione dell'umidità e della temperatura, mentre un mozzicone di sigaretta con filtro impiega dai 5 ai 12 anni, essendo il filtro composto di materiale chimico sintetico (acetato di cellulosa).
Il filtro e la parte incombusta contengono il 50% delle sostanze nocive e degli elementi tossici della combustione.

Le “cicche” di sigaretta perciò sono a tutti gli effetti un rifiuto tossico radioattivo «dimenticato».

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