Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

«Filastrocca della mascherina» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca della mascherina» di Mimmo Mòllica è dedicata alla nuova «inciviltà da Coronavirus», la pandemia nella pandemia: abbandonati sui marciapiedi, in terra o sulle spiagge giacciono mascherine, guanti in lattice ed altri dispositivi sanitari, molto resistenti e inquinanti più della plastica


«Filastrocca della mascherina»

Ti conosco mascherina
sporca a terra stamattina,
per la strada abbandonata,
io lo so chi ti ha gettata:
certamente sarà stato
un passante screanzato
che ha pensato di gettare
per la strada oppure in mare
la sua vecchia «mascherina»
che per terra sporca e inquina.

Forse lui non può capire
e però fammelo dire,
è sbagliato da morire,
tra milioni di persone
quel passante sudicione
vince il premio di «cialtrone».

E perciò solennemente
qua tra il pubblico presente,
tra i bambini e tanta gente
gli consegno la patente
che si è ben guadagnato:
«sporcaccione» patentato.

Ecco, adesso finalmente
di «cafone» ha la patente.

Mimmo Mòllica ©
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È la nuova «inciviltà da Coronavirus», la pandemia nella pandemia: abbandonati sui marciapiedi, in terra o sulle spiagge giacciono mascherine, guanti in lattice ed altri dispositivi sanitari, molto resistenti e inquinanti più della plastica, in grado di durare nell’ambiente decine di anni. Alle buste, alle bottiglie a bicchieri e piatti di plastica si aggiungono ora i «nuovi rifiuti». Un gesto riprovevole e grave.
inciviltà. Sono condotte incivili e non è affatto impossibile denunciare chi sporca o inquina.

Illustrazione da Pixabay

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