Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Salute anziani: il Covid-19 fa arretrare di 10 anni i livelli dell’aspettativa di vita

LE CONDIZIONI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN ITALIA | ANNO 2019. Migliora la salute degli anziani ma cresce la domanda di cura e assistenza Nel 2019, prima della crisi pandemica, gli indicatori di salute degli over 75 si confermano in miglioramento. Ad eccezione delle malattie croniche gravi, più diffuse tra gli uomini (46,0% contro 41,1% delle donne), le donne hanno condizioni peggiori per tutti gli altri indicatori di salute. Forti le differenze territoriali a svantaggio del Sud e delle Isole e le disuguaglianze sociali nella salute. Circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia e per un anziano su 10 questa incide sia sulle le attività quotidiane di cura personale che su quelle della vita domestica (8,5% nell’Ue22).
 

14/07/2021 -  Prima della pandemia molti indicatori di salute evidenziavano un trend favorevole che, negli ultimi decenni, ha accreditato l’ipotesi di una “compressione della morbilità o disabilità”, ovvero di un graduale spostamento verso età progressivamente più avanzate dell’insorgere di condizioni di salute severe. Nel 2019, si conferma il lento progressivo aumento della speranza di vita, che a 65 anni è di 19,4 anni per gli uomini e di 22,4 anni per le donne. A causa dell’eccesso di mortalità per Covid-19, i dati relativi al 2020 attestano invece una riduzione della vita media attesa a 65 anni: -1,3 anni per gli uomini e -1 anno per le donne, con un arretramento di circa 10 anni dei livelli dell’aspettativa di vita. L’Indagine europea sulla salute (Ehis) i , condotta nel 2019, poco prima dell’irrompere della pandemia da Covid-19, offre un quadro informativo ampio sulle condizioni di salute, rispetto al quale si può valutare il rilevante impatto della crisi sanitaria sulla popolazione anziana. 

I risultati dell’indagine documentano le criticità e i bisogni sanitari di questa fascia di popolazione, che conta oltre 13,7 milioni di persone, di cui la metà over75. Anche solo rispetto al 2015 2 , anno in cui l’Italia ha svolto la prima indagine europea sulla salute, si possono evidenziare miglioramenti nella maggior parte degli indicatori di salute. Ciononostante, i contingenti in termini assoluti di persone anziane che necessitano di cura e assistenza non sembrano destinati a comprimersi a causa del crescente invecchiamento della popolazione.

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