Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Afghanistan: corridoi umanitari per donne, buone azioni e borse di studio umanitarie

 

Afghanistan, Aiello (Misto-Idv): Subito corridoi umanitari per donne. Ermellino (Misto-Cd): Buoni propositi inutili se non accompagnati da azioni Sen. D’Angelo (M5S): Invito le istituzioni culturali ed accademiche messinesi e siciliane a istituire borse di studio umanitarie in favore del popolo afgano.

Messina, 18 agosto 2021 - «Non possiamo permettere che le donne afghane tornino a vivere l’incubo di un regime fondamentalista senza fare nulla. Le immagini che stanno arrivando sono eloquenti: violenze, processi sommari ed esecuzioni pubbliche. Migliaia di afghane rischiano di essere uccise, violentate e discriminate solo perché non vogliono piegarsi alla Sharia. È un fallimento e una vergogna per tutto l’occidente. Come donna chiedo che vengano immediatamente attivati corridoi umanitari per trarre in salvo quante più donne possibili e chiedo che l’Italia sia in prima linea in questa battaglia». Così Piera Aiello, deputata di Italia dei Valori e testimone di giustizia sotto scorta.

«Apprezzo il plauso del presidente del Consiglio ai nostri militari, ma occorre che l’Italia (se interessata alla politica estera) inizi a lavorare da subito al proprio ruolo nella regione. Altrimenti il sacrificio fatto in vent’anni rischia
di essere vano. Il nostro Paese partecipa in prima linea a un piano di evacuazione dei cittadini afghani, potrebbe in queste ore farsi promotore attivo per l’implementazione di corridoi umanitari per trarre in salvo donne e bambini in pericolo e soprattutto stringere i tempi presso le Nazioni Unite per il riconoscimento della protezione internazionale. Sarebbe poi utile immaginare una qualche forma di dialogo con il regime appena instaurato. Un regime che è destinato, purtroppo, a durare a lungo e con il quale la Cina, Russia, e altri hanno già da tempo iniziato a confrontarsi.
L’occidente e l’italia hanno enormi responsabilità e la retorica, da sola, non basterà a porre rimedio a quanto sta accadendo né a restituire al Paese un ruolo nei rapporti geopolitici fra Stati». Così Alessandra Ermellino, deputata del gruppo Misto e membro della Commissione Esteri a Montecitorio.

“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo in Afghanistan, non dobbiamo lasciare solo questo popolo e bisogna agire attraverso una azione condivisa in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Una attenzione particolare deve essere data a donne e giovani e, proprio in questa prospettiva, bisogna seguire l’esempio dell’Accademia delle Belle Arti di Roma che ha immediatamente accolto l’appello della sindaca Virginia Raggi istituendo nuove borse di studio per le studentesse e gli studenti afghani. La prima cittadina aveva, infatti, invitato le Istituzioni a porre in essere iniziative per istituire borse di studio, agevolazioni e posizioni di Visiting Professor.

Mi auguro che le Istituzioni culturali ed accademiche messinesi e siciliane si conformino a quanto fatto dall’Accademia delle Belle Arti di Roma, agendo così in modo efficace in favore delle tante persone che, in Afghanistan, attendono un aiuto da parte del popolo italiano. 
Proprio questa prospettiva stiamo anche sollecitando il Ministero dell’Università per l’istituzione di un fondo apposito destinato alle borse di studio umanitarie. È importante agire velocemente, dando protezione e aiuto a chi sta fuggendo dal regime talebano.”, così in una nota la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S). 

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