Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

«Perché due non fanno tre», filastrocca di Mimmo Mòllica

«Perché due non fanno tre», filastrocca di Mimmo Mòllica. Ce lo siamo sentiti dire da bambini, dai genitori, dai nonni,  quelle volte in cui alle nostre domande o alle nostre richieste non bastavano le motivazioni e le loro ragioni. Era quella l’occasione per fare ricorso alla ‘formula aritmetica’ più efficace: «Perché due non fa tre».

 


«Perché due non fanno tre?» 


Vorrei saper perché,

perché due non fa tre?

Perché due non fanno tre,

presto ditemi perché?

 

Se siam io, tu e me,

siamo due o siamo tre?

Se siam io, tu e te,

siamo due o siamo tre?

 

Una spiegazione c’è,

se siam soli io o te

non siam due, non siamo tre,

siamo io solo con me

e anche tu sola con te.

 

Così due non fa tre,

o meglio, due non fanno tre.

 

Mimmo Mòllica


«Perché due non fa tre» o anche «perché due non fanno tre». È la risposta ad una intollerabile insistenza, che si dà per tagliare corto e troncare la discussione. Come dire “perché lo dico io, punto e basta!”. Ce lo siamo sentiti dire un po’ tutti, specie da bambini, dai genitori, dai nonni, quelle volte in cui alle nostre domande o alle nostre richieste non bastavano le motivazioni e le loro ragioni. Era quella l’occasione per fare ricorso alla ‘formula aritmetica’ più efficace: «Perché due non fa tre».

Come «mettere i puntini sugli i».

Ma ecco stridere l’errore: “due non fa tre” non va bene, sarebbe corretto dire “perché due non fanno tre”. Ma tanto «sbagliando si impara».
«Non c'è due senza tre» è un proverbio popolare che vale nel bene e nel male: "È andata bene due volte, andrà bene anche la terza. Perché? Perché «non c'è due senza tre».

Se invece è andata male già due volte, andrà male anche la terza. Perché? Perché «non c'è due senza tre».

________________

Illustrazione di Gerd Altmann da Pixabay 

Commenti