Case rifugio e vittime di violenza: nel Nord-ovest il 36,4%, nelle Isole il 13,8%

LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...

I Comuni 'eternamente' alla canna del gas, 'eternamente' graziati dalla politica

Variazioni, M5S: “Soldi per pubblicità dei siti, per la nazionale e per i debiti fuori bilancio, mentre i talassemici aspettano. 200 mila euro per sistemare la tribuna del Barbera ci potrebbero pure stare, ma non in un momento in cui si taglia ovunque, in primis ai Comuni, che mai come ora sono alla canna del gas”.

Palermo, 22/12/2021 - “Per carità, 200 mila euro per sistemare la tribuna del Barbera in vista della partita della nazionale ci potrebbero pure stare, ma non in un momento in cui si taglia ovunque, in primis ai Comuni, che mai come ora sono alla canna del gas, e perfino ai talassemici”. Lo affermano i deputati del M5S all'Ars, a commento delle variazioni di bilancio, varate oggi a sala d'Ercole.
“Certo – afferma il capogruppo, Giovanni Di Caro - non si può dire che a Musumeci faccia difetto la coerenza: da quando si è insidiato ha sempre portato in aula manovre economiche a dir poco discutibili. Di buono c'è che per fortuna dei siciliani queste sono le ultime”.

“Queste variazioni – aggiunge Di Caro – sono piene di spese che potevano essere rimandate a favore di altre, come quelle per il consorzio di bonifica di Palermo, per la pubblicità de siti culturali e delle attività sportive isolane. Sono piene pure di spese per debiti fuori bilancio, comprese quelle per i cornetti e i caffè in occasione di un corso di formazione per la polizia municipale, costati ai siciliani quasi 1.300 euro”. 
“In questa manovra – conclude Di Caro - tutti gli assessori hanno avuto qualcosa, tranne l'assessore Messina, cui hanno bocciato un articolo aggiuntivo di 50 mila euro. A testimonianza del clima non certo idilliaco che contraddistingue questa maggioranza”.

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