La «Filastrocca del Natale della Pace» di Mimmo Mòllica è un augurio per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2022.«Filastrocca del Natale della Pace» Filastrocca del Natale
filastrocca sempre attuale
di Gesù venuto al mondo
perché sia sempre giocondo.
Il presepe è già adornato,
l’alberello già addobbato
con le luci colorate
e con le stelle dorate,
le palline son stupende
e la neve fuori scende.
Poi verrà Babbo Natale
con la slitta, meno male,
ma non chieder per la strenna
che il giubbotto sia di renna,
chè le renne e le montagne
son le sue fide compagne.
Cosa porterà ai bambini?
Dolci, giochi e regalini,
perché ciò che i bimbi han chiesto,
lui capisce con un gesto;
ma gli adulti son più lesti,
si comprendon meglio a… cesti.
Io quest’anno per Natale
chiedo un dono originale,
al Bambinello Gesù
chiedo un grosso dono in più:
che la Pace universale
scenda sulla nostra Terra
e cancelli fame e guerra.
Come dono è l’ideale,
a noi tutti Buon Natale.
Mimmo Mòllica ©
Papa Francesco: più armi oggi che nella guerra fredda, costruire la pace con istruzione e lavoro
“Non serve abbattersi e lamentarsi, ma rimboccarsi le maniche per costruire la pace”
[1 gen 2022] - Il messaggio di Francesco per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2022. Il Pontefice denuncia il rumore “assordante” delle guerre e i danni creati dalla pandemia, in particolare nel mondo del lavoro. Poi loda l’impegno di tanti giovani per il clima ed esorta a migliorare le condizioni dei migranti che lavorano, esposti a schiavitù e non protetti da un welfare nazionale.
Mentre il mondo rimane nella “morsa” della pandemia e si amplifica “l’assordante rumore di guerre e conflitti", e mentre aumenta anche la produzione delle armi più che durante la “guerra fredda” e peggiorano gli effetti di cambiamenti climatici, fame e sete, è ancora possibile costruire una “pace duratura”.
È una speranza concreta quella che offre Papa Francesco a questo mondo frammentato nel messaggio per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2022. Una speranza che prende la forma del dialogo, declinato a sua volta in ascolto, incontro tra le generazioni, educazione dei giovani, lavoro dignitoso per tutti. Passi concreti che il Pontefice indica per dare risposta a quel “grido dei poveri e della terra” che non cessa di levarsi ancora oggi “per implorare giustizia e pace”.
“In un mondo ancora stretto dalla morsa della pandemia, che troppi problemi ha causato, alcuni provano a fuggire dalla realtà rifugiandosi in mondi privati e altri la affrontano con violenza distruttiva, ma tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Il dialogo tra le generazioni”.
Un'architettura della pace, un artigianato della pace
Dialogare significa ascoltarsi, confrontarsi, accordarsi e camminare insieme. Favorire tutto questo tra le generazioni vuol dire dissodare il terreno duro e sterile del conflitto e dello scarto per coltivarvi i semi di una pace duratura e condivisa.
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