Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

«Filastrocca del Natale della Pace» nella Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2022

La «Filastrocca del Natale della Pace» di Mimmo Mòllica è un augurio per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2022.

«Filastrocca del Natale della Pace»

Filastrocca del Natale
filastrocca sempre attuale
di Gesù venuto al mondo
perché sia sempre giocondo.

Il presepe è già adornato,
l’alberello già addobbato
con le luci colorate
e con le stelle dorate,
le palline son stupende
e la neve fuori scende.

Poi verrà Babbo Natale
con la slitta, meno male,
ma non chieder per la strenna
che il giubbotto sia di renna,
chè le renne e le montagne
son le sue fide compagne.

Cosa porterà ai bambini?
Dolci, giochi e regalini,
perché ciò che i bimbi han chiesto,
lui capisce con un gesto;
ma gli adulti son più lesti,
si comprendon meglio a… cesti.

Io quest’anno per Natale
chiedo un dono originale,
al Bambinello Gesù
chiedo un grosso dono in più:
che la Pace universale
scenda sulla nostra Terra
e cancelli fame e guerra.

Come dono è l’ideale,
a noi tutti Buon Natale.

Mimmo Mòllica ©

Papa Francesco: più armi oggi che nella guerra fredda, costruire la pace con istruzione e lavoro

“Non serve abbattersi e lamentarsi, ma rimboccarsi le maniche per costruire la pace”

[1 gen 2022] Il messaggio di Francesco per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2022. Il Pontefice denuncia il rumore “assordante” delle guerre e i danni creati dalla pandemia, in particolare nel mondo del lavoro. Poi loda l’impegno di tanti giovani per il clima ed esorta a migliorare le condizioni dei migranti che lavorano, esposti a schiavitù e non protetti da un welfare nazionale. 
Mentre il mondo rimane nella “morsa” della pandemia e si amplifica “l’assordante rumore di guerre e conflitti", e mentre aumenta anche la produzione delle armi più che durante la “guerra fredda” e peggiorano gli effetti di cambiamenti climatici, fame e sete, è ancora possibile costruire una “pace duratura”. 
È una speranza concreta quella che offre Papa Francesco a questo mondo frammentato nel messaggio per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2022. Una speranza che prende la forma del dialogo, declinato a sua volta in ascolto, incontro tra le generazioni, educazione dei giovani, lavoro dignitoso per tutti. Passi concreti che il Pontefice indica per dare risposta a quel “grido dei poveri e della terra” che non cessa di levarsi ancora oggi “per implorare giustizia e pace”.

“In un mondo ancora stretto dalla morsa della pandemia, che troppi problemi ha causato, alcuni provano a fuggire dalla realtà rifugiandosi in mondi privati e altri la affrontano con violenza distruttiva, ma tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Il dialogo tra le generazioni”.

Un'architettura della pace, un artigianato della pace

Dialogare significa ascoltarsi, confrontarsi, accordarsi e camminare insieme. Favorire tutto questo tra le generazioni vuol dire dissodare il terreno duro e sterile del conflitto e dello scarto per coltivarvi i semi di una pace duratura e condivisa.

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