Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

Prezzi al consumo: impennata di aumenti, accelera pure l'inflazione

Nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%), i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%). La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi dei Beni energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%). In base alle stime preliminari l’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu pari a -0,1%.

Roma, 5 gen 2022 - Secondo le stime preliminari, nel mese di dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e del 3,9% su base annua (da +3,7% del mese precedente).  In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +1,9% (-0,2% nel 2020). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’“inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono dello 0,8% (+0,5% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (come nel 2020).  L’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2,0%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), ai prezzi dei Beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%); i prezzi dei Beni energetici, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, rallentano (da +30,7% a +29,1%), a causa di quelli della componente non regolamentata (da +24,3% a +22,0%), mentre la crescita dei prezzi della componente regolamentata rimane pressoché stabile (da +41,8% a +41,9%). 

 L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano rispettivamente a +1,5% e a +1,6% (entrambe da +1,3% di novembre).  L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, da un lato ai prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,1%) e a quelli dei Beni durevoli (+0,6%), dall’altro alla crescita, influenzata da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%).  I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano la loro crescita da +1,2% di novembre a +2,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano da +3,7% a +4,0%.  Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e del 4,2% su base annua (da +3,9% di novembre). La variazione media annua del 2021 è pari a +1,9% (-0,1% nel 2020).

NUOVA ACCELERAZIONE DELL’INFLAZIONE A DICEMBRE 

A dicembre, secondo le stime preliminari, l’accelerazione tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo NIC (da +3,7% di novembre a +3,9%) si deve ai prezzi dei beni (la cui crescita passa da +5,1% a +5,5%), mentre quelli dei servizi rimangono stabili (a +1,7%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-3,8 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a novembre (- 3,4). L’accelerazione dei prezzi dei beni è imputabile ai prezzi dei Beni alimentari (da +1,3% a +2,6%; +0,6% sul mese) a causa di quelli sia degli Alimentari lavorati (che passano da +1,4% a +2,0%; +0,2% il congiunturale) sia degli Alimentari non lavorati (da +1,5% a +3,6%; +1,1% rispetto a novembre). In particolare i prezzi di questi ultimi accelerano per l’andamento sia dei prezzi della Frutta fresca e refrigerata (la cui crescita passa da +2,1% a +4,2%; -0,6% il congiunturale) sia di quelli dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (che invertono la tendenza da -1,1% a +7,1%; +5,0% rispetto a novembre). 

I prezzi dei Beni energetici, pur mantenendo una crescita sostenuta, rallentano (da +30,7% a +29,1%; zero il congiunturale), a causa di quelli della componente non regolamentata (la cui crescita passa da +24,3% a +22,0%; nulla la variazione su base mensile); in particolare, rallentano i prezzi del Gasolio per i mezzi di trasporto (da +27,9% a +23,0%; -1,1% rispetto a novembre), quelli della Benzina (da +25,3 % a +21,3%; - 1,0% sul mese), quelli degli Altri carburanti (da +45,8% a +45,3%; +1,1% la variazione congiunturale) e del Gasolio per riscaldamento (da +26,8% a +21,2%; -1,3% rispetto a novembre), mentre accelerano i prezzi dell’Energia elettrica mercato libero (da +23,0% a +26,4%; +3,2% il congiunturale). I prezzi della componente regolamentata dei Beni energetici continuano a crescere in modo molto sostenuto (+41,9%; era +41,8% a novembre). 

Nell’ambito dei servizi (la cui crescita rimane stabile a +1,7%; +0,5% rispetto al mese precedente), da segnalare l’accelerazione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% di novembre a +2,3%; +0,8 sul mese), imputabile ai prezzi degli Alberghi, motel, pensioni e simili (che passano da +4,3% a +6,7%; -0,4% il congiunturale) e dei Villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (da +6,7% a +9,8%; +3,3% rispetto a novembre), mentre registrano una flessione più ampia quelli dei Pacchetti vacanza (da -2,8% a -6,4%; +14,1% sul mese). I prezzi dei Servizi relativi ai trasporti rimangono stabili (a +3,6%; +1,9% il congiunturale) per effetto di andamenti opposti: da un lato i prezzi del Trasporto aereo passeggeri accelerano (da +44,2% a +49,2%; +30,3% su base mensile a causa per lo più di fattori stagionali) e quelli delle Assicurazioni sui mezzi di trasporto hanno un calo meno ampio (da -1,9% a -1,5%; zero la variazione congiunturale); dall’altro rallentano i prezzi del Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (da +6,8% a +4,2%; +1,1% su novembre) e registrano una flessione più marcata quelli del Trasporto passeggeri su rotaia (da -3,8% a -4,5%; +1,2% il congiunturale).

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