Istruzione e territorio, i fattori che incidono sulla lettura
Il livello di istruzione si conferma l’elemento determinante: legge libri il 72,8% dei laureati (75,0% nel
2015), il 49,1% dei diplomati e solo il 26,8% di chi possiede al più la licenza elementare.
L’abitudine alla lettura continua ad essere più diffusa nelle regioni del Nord: ha letto almeno un libro il
48,2% delle persone residenti nel Nord-ovest, il 48,5% di quelle del Nord-est, il 44,3% delle regioni
del Centro e il 29,2% dei residenti al Sud. Nelle Isole si conferma una realtà molto differenziata tra
Sicilia (29,5%) e Sardegna (40,7%).
7 feb 2022 - Rispetto al 2019 i lettori aumentano di 4 punti percentuali nel
Lazio e di 3,7 punti in Sicilia.
La tipologia comunale è un ulteriore elemento discriminante, legato in parte alla maggior presenza di
librerie e biblioteche nei centri di grandi dimensioni: l’abitudine alla lettura è molto più diffusa nei
Comuni centro dell’area metropolitana, dove si dichiara lettore poco meno della metà degli abitanti
(49,9%) mentre la quota scende al 35,6% nei Comuni con meno di 2mila abitanti.
La lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare: i bambini e i ragazzi sono certamente
favoriti se i genitori hanno questa abitudine. Tra chi ha entrambi i genitori lettori è pari al 78,1% la
quota di ragazzi di 6-18 anni che legge; si attesta al 64,5% se è solo la madre ad avere l’abitudine
alla lettura e al 63,8% se è solo il padre.
La percentuale di lettori di 6-18 anni scende, invece, al
36,3% se entrambi i genitori non sono lettori di libri.
In aumento la lettura digitale, si riduce il divario tra Nord e Sud
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia il consumo di prodotti editoriali digitali. Nel 2020, 5
milioni 776mila persone hanno dichiarato di aver letto e-book e/o libri online (il 10,1% della
popolazione di 6 anni e più, pari al 24,5% dei lettori); tale quota è in aumento significativo rispetto
all’8,7% rilevato nel 2019.
Se si aggiungono anche gli utenti regolari di Internet che dichiarano di avere scaricato dalla Rete tali
prodotti digitali il numero sale a circa 7 milioni 951mila, ossia il 13,9% della popolazione di 6 anni e
più (11,9% nel 2019). È pari, quindi, a circa 2 milioni 175mila la quota di quanti, pur non avendo letto
e-book/libri on line nell’ultimo anno, dichiarano di averli scaricati dalla Rete, molto probabilmente per
altri familiari o amici o per leggerli in seguito.
Sono invece 21 milioni 221mila i lettori di libri cartacei (il 37,2% della popolazione di 6 anni e più, pari
all’89,9% dei lettori), e circa un milione gli utilizzatori di audiolibri (l’1,8% della popolazione di 6 anni e
più e il 4,2% dei lettori).
L’utilizzo di tali dispositivi per la lettura, seppur ancora residuale, è più che
raddoppiato negli ultimi 3 anni (riguardava lo 0,8% della popolazione nel 2018).
Analizzando l’utilizzo esclusivo o combinato dei diversi dispositivi per la lettura, si osserva che quasi
tre lettori su quattro (73,6%) hanno letto solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book/libri on line mentre lo
0,3% ha ascoltato solo audiolibri. La quota di chi ha utilizzato diverse tipologie di supporto si attesta
soltanto al 16,6%, a testimonianza del persistere di “abitudini forti” tra i lettori, che si polarizzano
ancora prevalentemente sull’utilizzo esclusivo del cartaceo.
La lettura di libri in formato digitale (in modo esclusivo o complementare a quella di libri cartacei) è più
diffusa tra i giovani lettori di 15-34 anni e molto meno nelle fasce di età successive, quasi sparendo
dopo i 75 anni.
Viceversa, la lettura esclusiva di libri cartacei è più diffusa tra i bambini fino a 10 anni,
diminuisce a partire dalla fascia di età successiva per poi crescere nuovamente tra gli over 44.
La lettura esclusiva di libri cartacei è più elevata tra le donne (75,3% contro il 71,3% degli uomini),
mentre quella di e-book/libri online è maggiore tra gli uomini (12,2% contro il 7,3% delle lettrici). Tali
differenze di genere sono più marcate nelle fasce di età centrali, meno nelle altre.
Considerando l’accesso ai libri in formato digitale, pur confermandosi il digital divide territoriale
osservato negli anni precedenti (Nord 11,7% contro 8,2% del Mezzogiorno) nel 2020 tale tendenza si
attenua grazie alla crescita significativa dell’utilizzo del digitale nel Mezzogiorno (+2,2 punti
percentuali), in particolare di chi fa un uso esclusivo di e-book/libri online (+3 punti percentuali).
La lettura di e-book/libri on line si conferma, infine, più diffusa nei Comuni centro delle aree
metropolitane (13%), rispetto ai Piccoli centri (7,9% nei Comuni fino ai 2mila abitanti).
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